ABBADIA LARIANA – Le feste patronali rappresentano in modo concreto le dimensioni umane tipiche di un contesto sociale, richiamando e facendo vivere aspetti e valori significativi della vita civica. È per questo che Don Vittorio Bianchi, parroco di San Lorenzo, chiama ad adunata i volontari per preparare al meglio la festa del 10 agosto.

Don Vittorio Bianchi, parroco di San Lorenzo

Don Vittorio Bianchi, parroco di San Lorenzo

“Nelle feste patronali i motivi religiosi si mescolano a motivi socio – ambientali e costituiscono punto di riferimento per l’identità e l’appartenenza culturale – afferma il parroco -. Mi sembra opportuno evidenziare alcuni elementi generali, essenziali delle feste patronali sia dal punto di vista religioso che dal punto di vita civile. Innanzitutto emerge il valore della socialità come segno della festa in quanto è indubbio che in essa si realizzano novità nelle relazioni sociali, in un clima di apertura, di solidarietà, di superamento di distanze sociali, di accentuazione degli scambi nel segno della gratuità. Elemento irrinunciabile per la stessa esistenza della festa è la partecipazione ai suoi vari momenti: nella misura in cui aumentano gli spettatori e diminuisce il protagonismo, si ha una negazione pratica della festa e una sua riduzione a spettacolo oggetto di consumo. Infine la ricchezza rituale – celebrativa della festa esprime e contiene l’insieme delle credenze, dei sentimenti, dei desideri, e dà così alla festa una funzione integratrice del vivere ordinario. La festa dunque, come fenomeno collettivo, manifesta il vissuto di una comunità con una sua storia e una sua identità. Essa resta uno dei momenti più significativi della vita di un paese e diventa l’occasione del ritorno, dell’incontro, del rituffarsi nel proprio ambiente. In essa si può cogliere una esigenza di ricomposizione della comunità che vive così momenti forti di identificazione e di intensi rapporti umani. Nella devozione si coglie la ricerca del significato della vita, la nostalgia delle radici perdute, una sensibilità vissuta nei riti e nelle manifestazioni. Tutte queste esigenze spingono ad interpretare la realtà festiva come patrimonio ambientale da conservare e tramandare. Fiducia, protezione, speranza e comunione, evocate e celebrate nella festa, producono una gioiosa novità nella vita, che si concretizza nell’esigenza di animazione e di evangelizzazione al fine di penetrare nella realtà quotidiana e immettervi germi di rinnovamento e di purificazione. Per tutti questi motivi ci stiamo organizzando per i prossimi festeggiamenti del nostro Patrono San Lorenzo”. Il ritrovo é martedì 7 luglio alle ore 20.45 in oratorio.