Riceviamo e pubblichiamo.
E’ opportuno mettere al corrente la gente della minaccia di una pianta molto pericolosa, il Pànace di Mantegazzi, che provoca forti ustioni e anche cecità permanente. La Regione Lombardia ne ha fatto oggetto di un’allerta a tutte le Asl.
Il Pànace di Mantegazzi presenta delle caratteristiche inconfondibili all’osservatore che la incontra. Queste riguardano soprattutto:
1) il colore delle foglie che, a differenza dell’angelica, dell’Heracleum lanatum e della panace comune (Heracleum sphondylium) sono di colore verde chiaro brillante e tendente al giallo con le profonde lobature e segmentazioni di cui si è parlato
2) l’aspetto del tronco che è molto spesso e robusto, simile a quello del carciofo, con striature rosso scuro e contornato da peli irti
3) l’altezza e la mole che sono molto superiori a quelle delle altre due piante citate dalle quali va distinta
4) l’aspetto ovoidale dei frutti e del loro involucro che, nel momento della fioritura rimane attaccato alla base dell’ombrella e tende ad appassirsi
5) il diametro e l’imponenza dell’ombrella che è la più grande tra le ombrellifere
E’ pericolosa per cute e occhi. Al tatto, in presenza o in seguito a radiazione solare diretta o raggi U.V., provoca gravi infiammazioni della pelle con estese lesioni bollose che possono lasciare cicatrici permanenti. A volte può essere necessario il ricovero in ospedale. Piccole quantità di linfa negli occhi possono causare cecità temporanea o anche permanente. Queste reazioni sono dovute alla presenza, nelle foglie, nei fiori, nei semi, nel tronco e nella radice di derivati furocumariniciche sono in grado di penetrare nel nucleo delle cellule epiteliali e legarsi al DNA uccidendo le cellule. In Germania, dove questa pianta costituisce una reale emergenza, nel 2003 ne sono state riportate 16.000 vittime. In questo stesso paese vengono spesi annualmente circa 44 milioni di euro per combattere le Specie Aliene Invasive tra cui il Pànace di Mantegazza.
Lettera firmata