Apprendo dal web della proposta di fregiare Colico del titolo di città. Proposta che mi sento di condividere e sostenere.
L’art.18 del Tuel stabilisce che “il titolo di città può essere concesso con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’interno ai comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza”.
La storia di Colico comincia in epoca romana, il nostro paese ha attraversato la dominazione franca e quella longobarda, è divenuto feudo visconteo nel secondo millennio, è entrato nella modernità sotto egida degli Spagnoli e a cui subentreranno nel ‘700 gli Austriaci. Dominazioni diverse in epoche diverse accomunate dall’essere sempre terra di confine, prima limite settentrionale dell’impero, poi avamposto spagnolo a difesa dai Grigioni, poi confine occidentale austriaco, confine anche in ambito religioso tra diocesi comasca romana e diocesi milanese ambrosiana. Una posizione che ha arricchito la nostra storia di eventi che meritano di essere ricordati e di cui oggi troviamo innumerevoli tracce sul territorio, basti pensare a Fontanedo, al Forte di Fuentes, al Montecchio Nord, all’Abbazia di Piona.
Oggi Colico rimane confine tra tre province, rimane limite estremo del territorio lecchese e primo approdo lacustre di Valtellina e Valchiavenna, ma è maturata anche la vocazione di unire ed aggregare attorno a sè la comunità dell’Alto Lario travalicando i confini amministrativi ed attrarre turisti e vistatori. Caratteristica che vede espressione pratica nel sistema di viabilità e trasporti con il capolinea della navigazione che ci unisce a Como, l’innesto tra strade statali 36 e 38 che ci vedono come crocevia tra Lecco e Sondrio e il capolinea ferroviario (prima linea elettrificata della Nazione) che ci collega a Chiavenna.
Possiamo anche rimarcare l’importanza della nostra zona industriale con oltre 1500 occupati, il gran numero di banche ed agenzie immobiliari, le numerosissime attività nel campo turistico/ricettivo e del food and service, segno di un consistente tessuto economico.
Queste ricchezze tra presente e passato mi portano a sostenere la proposta di Colico Città ed a chiedere, da cittadino, che il consiglio comunale deliberi la richiesta per la concessione del titolo demandando agli uffici competenti di attivarsi di conseguenza presso S.E. il Prefetto di Lecco ed il Ministero dell’Interno per l’avvio dell’istanza.
(FDI)