TACENO – E così è successo che i nostri territori sono stati coinvolti nella strategia “Aree Interne“, 19 milioni di euro destinati a 32 Comuni dell’Alto Lago. E qui si è deciso di fare le cose in un certo modo, ossia richiamando la ‘progettazione partecipata‘, modalità importata dal nord Europa e già praticata in Emilia-Romagna. Ovvero prima di una accelerata negli investimenti pubblici, gli enti hanno consultato gli operatori e il territorio per raccogliere le necessità e quindi tarare bene i progetti senza farli calare dall’alto.
Insommma il “l’è mej…” fin dalla partenza, anzi prima. E anche dal punto di vista politico qui si è visto un inedito, stretto lavoro gomito a gomito tra le forze del centrodestra e quelle del centrosinistra. A destra soprattutto i rappresentanti regionali Ugo Parolo, Daniele Nava e Mauro Piazza e i presidenti di Comunità Montana Carlo Signorelli e Mauro Robba; a sinistra gli onorevoli Gianmario Fragomeli ed Enrico Borghi.
In cabina di regia c’era una silenziosa presenza, un sindaco della Valsassina: Marisa Fondra, prima cittadina di Taceno, che completata la prima parte della progettazione ci racconta, fin dai primi passi, l’intenso percorso di Aree interne Lago Como e Valli Lariane. Un ripercorrere le tappe interessanti soprattutto in questi giorni in cui la Strategia è sottoposta al voto dei Comuni coinvolti.
La legge prevede di agire su settori quali Salute, l’Istruzione, la Formazione, i Trasporti locali, l’Agricoltura e il Turismo. Troppa roba??? Beh no, se si pensa che questo genere d’interventi prendono zone a rischio di spopolamento e le portano in avanti verso il futuro.
Un esempio pratico? L’istituto superiore Marco Polo di Colico che si candida ad essere un punto di riferimento per la meccatronica. Una parola ancora semi sconosciuta in Italia, ma assolutamente normale negli ambiti dell’automazione e della robotica. Con nuovi laboratori la scuola preparerà ragazzi che così potranno aspirare a restare qui a lavorare nelle imprese della zona.
Ma poi ci sono i due milioni di euro per migliorare il trasporto locale sia sulle direttrici principali che secondarie col raccordo con la Navigazione lago di Como. La salute con il Presst di Bellano e l’ospedale di Gravedona. In agricoltura l’attenzione agli alpeggi, ai rifugi, alle micro filiere; poi c’è un amplissimo capitolo sul Turismo.
Nel frattempo, Marisa Fondra ci racconta tutto nella relazione finale, nella quale con chiarezza ha messo ogni passaggio della progettazione e la passione che il progetto ha acceso nelle persone coinvolte.
Leggiamola nel pdf sottostante:
ALTO LAGO COMO E VALLI DEL LARIO_relazione finale 27022018 (1)