MILANO – Riceviamo e pubblichiamo come richiesto la risposta del n.1 di AREU Lombardia, Alberto Zoli, ad un recente intervento di Stefano Cassinelli che sul nostro quotidiano [vedi link a fondo pagina] aveva posto una serie di questioni relative alla trasparenza da parte dell’Azienda Regionale Emergenza e Urgenza.
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Egregio Cassinelli,
le sue esternazioni ci chiamano ancora una volta in causa e ci impongono di rispondere, pur sinteticamente.
Ma quale “infallibilità di AREU”? Siamo i primi a dire che possiamo sbagliare, e che qualche volta abbiamo sbagliato. Siamo i primi ad accettare il confronto continuo con il territorio (quattro incontri solo nel lecchese negli ultimi 30 giorni). Solo che vede, Cassinelli, quando lei legge che l'”112 uccide”, di che cosa si tratta se non di qualcosa di simile al procurato allarme? Lo sa che per un titolo di giornale simile, e in merito alla nota vicenda dei bambini di Messina, gli operatori dell’112 di Catania sono stati chiamati “assassini” dai cittadini? E non era vero nulla, i tempi di risposta erano perfetti. Chi “paga” per queste situazioni?
Lei chiede trasparenza, ma credo che nessuno più di AREU sia trasparente nei confronti dei giornalisti e di tutti: non abbiamo mai negato un dato o un riscontro, non ci siamo mai negati alle sollecitazioni e alle richieste. Chiede registrazioni: impossibile mettere a disposizione audio di telefonate sotto inchiesta.
Forse il comunicato che abbiamo mandato lei non l’ha letto bene. Parlavamo di 112, e abbiamo voluto scriverlo perché ci sembra che i cittadini (e gli operatori, che non possono lavorare bene in questa situazione di tensione) fossero i destinatari di un messaggio non corretto. Il nostro comunicato si riferiva all’112 e i dati (possiamo anche “cantarcela”, ma i dati sono questi), indicano risultati ben diversi da quelli segnalati dai titoli, e in gran parte dei testi, citati. Dietro agli attacchi all’112 c’è disinformazione e in qualche caso malafede e interessi personali, e cerchiamo di fare il possibile per contrastare questo pericoloso allarmismo.
Tutto perfetto quindi? Areu non si può criticare? No, non è tutto perfetto; lavoriamo ogni giorno, tutti, per fare meglio. Che lei ci creda o no.
Alberto Zoli
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L’INTERVENTO OGGETTO DELLA REPLICA DI ZOLI:
Areu trasparente? “Pubblichi le telefonate del caso Pischedda”