BELLANO – Poche malattie, unitamente a delle condizioni climatiche favorevoli, fanno prospettare un’ottima annata per l’olio lariano. “La raccolta delle olive non è ancora finita, siamo verso la fine ma si può già fare un bilancio”, spiega Leonardo Enicanti del frantoio Biosi di Bellano, il frantoio più a nord d’Europa. “Si tratta di un’annata molto buona dal punto di vista climatico che ci ha permesso di andare avanti con tranquillità senza mai doverci fermare per le condizioni del tempo”.
“Se il frantoio lavora sempre viene un prodotto di maggior qualità rispetto a quando devi continuare a partire e fermarti. Stessa cosa per gli olivicoltori che quando decidono partono e possono fare in breve tutta la raccolta senza doversi fermare per la pioggia. La quantità delle olive raccolte è nella media – prosegue Enicanti – però hanno rese molto buone quest’anno, arriviamo poi dall’anno passato che era stato pessimo come quantità. Quest’anno la qualità è veramente molto alta. Produrremo circa il doppio di olio Dop rispetto all’anno scorso. Passeremo, stando allo stato attuale da 30 quintali a una sessantina. L’olio Dop è quello che va sul mercato”. A livello di costi, il prezzo dell’olio si aggirerà intorno ai 32€/litro.
“La salute delle piante ci ha aiutato molto, c’è stata un po’ di mosca ma ha interessato zone molto limitate e circoscritte tanto che terreni confinanti a quelli toccati non hanno avuto problemi. La nuova malattia che teniamo sotto controllo è la lebbra che sul lago è nuova e ha colpito l’anno scorso con tante piogge, si tratta di un fungo che attacca il frutto. Non abbiamo avuto grosse infestazini ma abbiamo visto che in alcune zone si è sviluppata ancora un pochino. Sono stati fatti monitoraggi da parte di Aipol per la xylella fastidiosa ma non sono stati trovati segni in zona”, conclude Enicanti.