BELLANO – Ben pubblicizzata dai nostri giornali, la serata referendaria di Bobo Maroni si è rivelata un successo di pubblico, con la sala bellanese strapiena di sindaci, amministratori, politici ma anche semplici cittadini. Tutti presenti per comprendere le ragioni del governatore lombardo, lanciatissimo nella campagna a favore della “sua” consultazione a favore dell’autonomia regionale – il 22 si voterà anche in Veneto un analogo referendum.
“Mi accontenterei di essere riconosciuto, a Roma, come Regione speciale. – ha detto tra l’altro Maroni– Un riconoscimento
che già vorrebbe dire risparmiare ben 23 miliardi di euro. Un’altra cosa su cui puntare è il residuo fiscale, cioè una cifra colossale: 54 miliardi di euro all’anno. Noi paghiamo ma questi soldi non ritornano in Lombardia…”.
Assente a Bellano l’annunciato assessore regionale Fava, c’erano invece gli esponenti lecchesi in Regione – il sottosegretario Daniele Nava, l’assessore allo Sport Antonio Rossi e i consiglieri Mauro Piazza e Antonello Formenti, e ancora il presidente della Comunità Montana Carlo Signorelli, il sottogretario Ugo Parolo, il segretario provinciale della Lega Nord Flavio Nogara.
A fare gli onori di casa il sindaco di Bellano, Antonio Rusconi.