Spettabile redazione di Lario News
Al mio rientro a Bellano ho letto i due articoli da voi pubblicati che indico in calce alla lettera.
Premetto che non mi interessa entrare nel merito della questione giuridica se si potesse o meno realizzare quello che sembra oggetto del contendere, presumo che chi ha la competenza e il dovere per farlo (Sindaco, Prefetto o Magistratura) stia approfondendo il problema di quello che sembra dalla letttura degli articoli una violazione di legge in un momento particolarmente delicato della vita sociale del paese (la campagna elettorale) .
Mi ha invece incuriosito e per certi aspetti preoccupato quanto dichiarato dal futuro candidato sindaco Sandro Cariboni
“A Rusconi non è andato bene che sulle vetrine della nostra sede ci fossero i nostri volti, e guardando a una legge che risale agli anni ’50 ce lo ha fatto notare, Per quieto vivere ho imposto ai miei ragazzi di girare quei pannelli e di tenere toni bassi” (il virgolettato è nell’articolo).
Ma a me pare che se una legge esiste ed è vigente, anche se degli anni ’50, non c’è che da applicarla e se risulta essere stata violata, anche solo per distrazione o ignoranza, non c’è che da ammettere l’errore e provvedere a ripristinare la legalità.
Se invece si volesse fare intendere che si tratta di una legge datata perché degli anni ’50 e che quindi può essere liberamente violata, almeno fino a quando l’autorità competente o un altro candidato te lo fa notare, allora penso ci sia da preoccuparsi.
Infatti mi sono chiesto : come farà, se venisse eletto sindaco, a giurare fedeltà alla legge Costituzionale la cui approvazione risale addirittura al 22 dicembre 1947?
Le leggi restano in vigore fino a che non vengono abrogate, piaccia o no , e non sono a seconda delle circostanze vini DOC o vini di poco conto che con il passare del tempo si trasformano in aceto.
Valentino Vitali
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LINK CORRELATI:
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