COLICO – Si tinge di giallo la realizzazione della Casa della Salute a Colico. Quando sembrava che tutto fosse stato ormai deciso e pronto per la sua realizzazione, ecco arrivare un inaspettato colpo di scena. Il terreno su cui doveva essere costruito il supermercato in zona Trivio di Fuentes è stato molto probabilmente venduto dalla proprietà ad un altro acquirente. Sfumerebbe così la possibilità, almeno per il momento, di ottenere in cambio della costruzione di una struttura commerciale la tanto agognata “Casa della Salute”, fortemente voluta non solo dall’attuale Amministrazione Grega, ma anche dai colichesi.
 
Nel comunicato stampa della Lega Nord, a firma di Francesco Cappelletti, Segretario della Sezione Lega Nord “G. Canclini” di Colico, a seguito anche di quello emesso da Enzo Venini della Lista Cambiamento, dice che “se fosse confermata la notizia dell’imprenditore che ha venduto il terreno per il quale era stata richiesta la licenzia commerciale, facendo decadere dunque la bozza di convenzione e la conseguente speranza per i colichesi di veder realizzare la Casa della Salute, la Lega Nord di Colico, considerati i proclami e le rassicurazioni ricevute sul buon esito dal Sindaco Grega nonostante le perplessità sollevate, auspica le dimissioni dell’attuale maggioranza nonché la celere nomina di un commissario prefettizio affinché si gestisca con competenza e buon senso almeno il “calcio d’inizio” della partita più importante per Colico: la costruzione del nuovo plesso scolastico al Sacro Cuore.
 
L’incompetenza e l’ingenuità dimostrata nel gestire gli interessi del paese, oltre all’aggravante menefreghismo del Sindaco che in una fase tanto delicata sceglie di andarsene in ferie per oltre un mese, fanno in modo che l’unica possibilità per evitare che amministratori incapaci e arroganti – come hanno dimostrato di essere i componenti della Giunta Grega, inficiando l’iter del Sacro Cuore perdendo così la grande occasione che la Regione ha offerto al paese – sono proprio le loro dimissioni anche soltanto per temporeggiare ed offrire l’opportunità al prossimo Sindaco di mediare con il governo regionale eventuali proroghe delle scadenze fissate con una motivazione efficace negli ambienti della pubblica amministrazione: l’insediamento di una nuova maggioranza.
 
Chiediamo al Sindaco Grega e alla sua Giunta di prendere coscienza delle proprie incapacità e, mettendo da parte l’orgoglio, riflettano sulla nostra richiesta di dimissioni e l’accolgano in nome della tutela degli interessi dei colichesi”
 
In altri termini, l’Amministrazione avrebbe lavorato al progetto per la realizzazione della Casa della Salute, contattando la proprietà (la Società Trivio) del terreno in zona Trivio di Fuentes ed ottenendo l’accordo per la sua realizzazione, in cambio della modifica del PGT riguardante la destinazione d’uso del terreno e della attivazione della richiesta ATE, secondo la quale la licenza commerciale sarebbe stata assegnata dopo firma della convenzione. In cambio la proprietà si assumeva i costi per la realizzazione della Casa della Salute nel terreno nei pressi del Cimitero di Colico, come ampiamente pubblicizzato tramite volantini, opuscoli, manifesti e incontri con la popolazione e accordi con i medici di base e l’ASL di Lecco. L’ultimo Consiglio Comunale, inoltre, ha vagliato una quarantina di interrogazioni relative alle migliorie all’unico progetto presentato dall’Amministrazione (con un considerevole aumento dei costi di realizzazione del progetto iniziale), e quando tutto sembrava ormai destinato all’inizio dei lavori, ecco arrivare questa possibile doccia gelata.
 
Il terreno sarebbe stato quindi venduto, inaspettatamente, ad un altro acquirente proprio dopo che il PGT ne aveva cambiato la destinazione d’uso e di conseguenza aumentandone il valore commerciale. Sarebbe quindi stato un bell’affare per la proprietà del terreno, ma uno smacco per l’Amministrazione Comunale e per i colichesi. Il Sindaco Raffaele Grega sembra non abbia ancora ricevuto alcuna informazione ufficiale a riguardo, e resta in attesa di ulteriori dettagli ribadendo che se le cose fossero in questi termini la licenza commerciali è ancora nelle mani del Comune.

Luca Monticelli