COLICO – Sono entrambi di Taceno e già noti alle Forze dell’Ordine i complici di Fabio Castagna, arrestato dai Carabinieri in seguito all’aggressione avvenuta a Colico lo scorso 22 febbraio ai danni di un 33enne del posto (leggi l’articolo precedente).
Mentre il 46enne di Casargo è rinchiuso da martedì scorso nel carcere lecchese di Pescarenico, accusato di porto d’arma clandestina, aggressione e lesioni, il secondo e terzo addebito sono stati contestati anche ai due valsassinesi, attualmente indagati a piede libero. Il trio avrebbe aggredito il 33enne di Colico perché ai loro occhi da “punire” per averli redarguiti dopo che stavano prendendo a calci alcuni sacchi della spazzatura nella zona centrale del paese dell’Alto Lago.
Per questi futili motivi, Castagna e i suoi complici sarebbero saltati addosso al colichese, che però avrebbe avuto il coraggio e la prontezza di reagire, strappando di mano la pistola all’arrestato, per poi scagliarla in un cortile chiuso. Gli aggressori, in seguito, sono tornati sul luogo dell’aggressione alla ricerca dell’arma – a quel punto già rintracciata dai Carabinieri di Colico – e proprio l’errore commesso ritornando sul posto con la stessa riconoscibilissima auto utilizzata per la fuga ha fatto individuare Castagna, grazie al numero di targa.
C. C.