COLICO – Partita qualche giorno fa, la vicenda che riguarda il consigliere Mauro Sgheiz per la denuncia anonima sul prelievo di sassi dall’Inganna sta ormai diventando un caso politico.
Il segretario della Lega Francesco Cappelletti in una nota si dice rammaricato per quanto accade ed esprime “solidarietà al consigliere Sgheiz perché va ricordato che un avviso di garanzia non significa essere colpevoli. Umanamente a Sgheiz va tutta la mia solidarietà nella convinzione che potrà chiarire l’accaduto. Lo reputo una persona seria e preparata e quanto sta accadendo mi sembra ingiusto nei suoi confronti. Soprattutto mi rammarica vedere il comportamento del suo sindaco che non dice una sola parola relativamente alla vigliaccheria di chi fa denunce anonime e non esprime sostegno a Sgheiz che fino a prova contraria è innocente e questo dovrebbe saperlo bene un ex carabiniere che ha sempre lavorato a stretto contatto con le procure”.
La questione va quindi su un piano meramente politico per Cappelletti che dichiara: “Credo che le dimissioni di Sgheiz che sembrano essere messe in calendario dal sindaco Raffaele Grega sarebbero ingiuste. In questi anni, a livello nazionale, abbiamo visto troppe persone travolte da accuse che poi si sono rivelate infondate. Che Sgheiz prosegua nel suo incarico, che la giustizia faccia il suo corso. Ma vedere che il metodo della macchina del fango che ha creato tante ingiustizie in Italia sia sbarcato anche a Colico mi fa ribrezzo. Siamo un piccolo paese e se il metodo che si vuole adottare per fare politica e amministrare senza voci di dissenso è quello delle denunce anonime, dei controlli urbanistici e fiscali mirati o delle gomme tagliate all’auto come è accaduto al Consigliere Venini, allora c’è davvero qualcosa che non va”.
Luca Monticelli