COLICO – Il paese dell’alto lago si definisce per natura “turistico”, ma osservando ciò che  accade da un po’ di settimane a questa parte, in determinate situazioni, c’è da chiedersi: turistico per chi? Continua aspra, infatti, la polemica sul fenomeno dei campeggiatori abusivi, che non utilizzano le strutture adibite ed attrezzate per campeggiare (che a Colico non mancano certo), ma si accampano in aree verdi nei pressi delle spiagge più belle del paese.

Se prima era stata presa di mira la spiaggia dell’Ontano, ora il fenomeno si sta propagandando a macchia d’olio anche in altri lidi, come la suggestiva Baia di Piona. I camperisti – e qui non si può parlare neppure di surfisti che stendono le mute ad asciugare – arrivano per il fine settimana e si sistemano nello slargo in fondo alla spiaggia. Il divieto di camping è assoluto. Inoltre la strada sterrata per raggiungere suddetta piazzola è ad uso esclusivo dei residenti. Ma tant’è. Ora, però, i colichesi sono stanchi ed esasperati da una situazione che porta solo confusione (immondizia lasciata incustodita solo per fare un esempio) e non certo benefici economici a chi lavora nel settore e che paga le tasse; di conseguenza nessun tornaconto neppure per il Comune.

Molti lamentano l’assenza della Polizia Locale. La situazione sta effettivamente degenerando. I colichesi chiedono interventi mirati e veloci nel far rispettare le regole, che, visto che esistono, devono essere messe in atto. Quindi, chi vuole campeggiare a Colico si prenoti un posto nei vari camping, tutti attrezzatissimi ed idonei al soggiorno dei turisti.

S. P.

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