COLICO – Nell’ultimo consiglio comunale di Colico la variante al Pgt è tornata ancora una volta al centro dell’attenzione. Il consigliere di minoranza Enzo Venini, capogruppo della lista civica “Cambiamento”, ha esposto le sue perplessità riguardo allo scarso coinvolgimento, a suo parere, di consiglieri comunali e componenti delle commissioni nel processo della revisione del Pgt.
“Mercoledì scorso alle 9.30 c’è stata la prima conferenza per la presentazione del documento generale per la revisione del Piano di governo del territorio di Colico, chiamato anche “documento di scoping” – ha affermato – Il piano attuale è stato definito obsoleto anche dalla nostra assessora Barbara Bettiga e ha avuto diverse inevitabili vicissitudini giudiziarie, dal TAR di Milano che lo ha annullato al Consiglio di Stato che ne ha riabilitato una parte”.
La presentazione del documento generale si è svolta per la “raccolta di osservazioni di autorità e cittadini”. Come ha poi letto Venini, il documento recita che la finalità è quella di coinvolgere gli enti interessati, le autorità aventi competenze ambientali e il pubblico, mediante “possibilità di esprimere osservazioni, suggerimenti, proposte”.
Il consigliere ha poi ripreso: “Credo che la partecipazione non possa avvenire soltanto con la pubblicazione all’albo comunale della conferenza rituale in cui ci si deve confrontare e in cui devono essere raccolte tutte le informazioni dei cittadini, delle persone competenti, quando il Comune in un attimo può inviare una mail a tutte le associazioni colichesi. È un po’ come se chi si deve sposare si basasse sulle pubblicazioni dell’albo comunale, pur avendo stabilito che vi sono delle priorità d’invito a determinate persone”. La giunta comunale “nel novembre scorso ha individuato i soggetti di competenza ambientale, cioè gli enti territorialmente interessati e il pubblico interessato. Tra questo pubblico ci sono l’Anas, Rete Ferroviaria Italiana, Silea, Lario Reti Holding, il Wwf sezione di Lecco, Legambiente, Italia Nostra, gli ordini professionali e i collegi di geologi, ingegneri, architetti, periti industriali ed edili e il pubblico, ossia la popolazione comunale e le associazioni di Colico, le parrocchie di Colico e la direzione scolastica. Ci siamo dimenticati di invitare i consiglieri comunali e i componenti di tutte le commissioni e di tutti i gruppi di lavoro del Comune, quasi fosse un pubblico qualificato per dare un contributo alla revisione del nuovo Piano di Governo del territorio. Poi ci stupiamo che la partecipazione scende, che la gente non si interessi, ma in realtà è la gente che viene tenuta lontana dalle problematiche che la riguardano, e non mi si dica che la pubblicazione di rito sul sito della Regione e del Comune sotto Natale possa costituire la sola vera forma di informazione e di coinvolgimento alla partecipazione attiva dei cittadini”.
“Siccome abbiamo già visto queste cose con la precedente Amministrazione e abbiamo anche visto il disastro che ne è uscito – conclude il consigliere – l’auspicio che faccio, in modo assolutamente collaborativo e nell’interesse di tutti i cittadini colichesi, è quello di cambiare rotta e di coinvolgere davvero la popolazione, per cambiare con loro e nel rispetto delle regole l’obsoleto piano con un nuovo piano moderno e rispettoso delle leggi che la Regione, la Provincia e gli enti sovraordinati si sono dati, con la nostra partecipazione e talvolta anche con la nostra assenza”.
A. B.