MILANO – Via libera dal Consiglio regionale della Lombardia alla istituzione del nuovo Comune di Valvarrone, originato dalla fusione delle attuali municipalità di Tremenico, Introzzo e Vestreno (a destra i tre sindaci).
Voto unanime oggi a Milano, a certificare il sì della consultazione popolare dello scorso 22 ottobre, nella quale i tre paesi della valle hanno approvato il progetto di fusione. Gli attuali sindaci resteranno in carica sino a fine anno. Poi arriverà un commissario prefettizio che guiderà il nuovo Comune fino alle elezioni di primavera.
“Si tratta del passaggio finale di un iter che ha visto i tre comuni confluire in un’unica realtà. I cittadini si sono espressi massicciamente a favore della fusione in occasione del referendum del 22 ottobre – ricorda il sottosegretario agli Enti Locali Daniele Nava – L’esito del referendum era stato netto in tutti e tre i paesi: a Introzzo (72 sì, 2 no), a Tremenico (79 sì, 19 no) e a Vestreno (134 sì, 9 no). La fusione significa una razionalizzazione dei servizi e una maggiore efficienza a tutto vantaggio degli abitanti – conclude Nava – Le fusioni non sono la panacea di tutti i mali ma, se fatte bene, è dimostrato dai numeri che negli anni successivi portano giovamento. La volontà degli amministratori è quella di aggregare le forze e i cittadini della Valvarrone hanno risposto positivamente”.
Con il voto di oggi del Consiglio regionale si conclude un lungo percorso iniziato nel 1996 con la nascita della prima Unione di Comuni in Italia.
Atri tre nuovi Comuni sono stati “vistati” oggi dalla Regione: Centro Valle Intelvi (fusione nel Comasco di Casasco, Castiglione e S. Fedele d’Intelvi), Castelgerundo (Lodi, fusione di Camairago e Cavacurta) e Borgo Mantovano, che nasce sulle ceneri di Pieve di Coriano, Revere e Villa Poma.