GRAVEDONA ED UNITI – Questione vaccini, approfondiamo il tema sul doppio binario Covid-influenza grazie all’intervento per Lario News di Paolo Adamoli, primario della Pediatria dell’Ospedale di Gravedona (nell’immagine a destra).
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Dopo la prima ondata di covid-19 è apparso chiaro che una delle soluzioni più percorribili per contrastare questa malattia potesse essere il vaccino.
Numerose case farmaceutiche nei vari continenti hanno iniziato la corsa al vaccino. Un censimento dei progetti vaccinali nell’ottobre del 2020 ne ha contati 158.
Naturalmente alcuni sono rimasti ai primi stadi di progettazione, altri sono stati sperimentati ampiamente e pochi sono arrivati all’approvazione della FDA (Food and Drug Administration) americana che sancisce di fatto la validazione della sicurezza di un prodotto.
[Ricordiamo che la FDA è un ente costituito per la tutela del consumatore]
Esaminiamo alcuni vaccini, largamente sperimentati la cui distribuzione è imminente o già iniziata.
1 – I primi vaccini utilizzati su larga scala sono prodotti contenenti a sub-unità antigeniche, simili a quelli usati comunemente per l’influenza; sono relativamente agevoli da produrre e di costo non particolarmente elevato.
L’efficacia è provata ma vi sono dubbi ragionevoli sulla durata dell’immunità indotta.
2 – Altri vaccini sui quali è stata riposta grande fiducia sono quelli costituiti da un virus comune, l’adenovirus il cui DNA è stato modificato per indurre una risposta immunitaria anche contro il SARS-coronavirus-2.
La loro efficacia è stata provata ma potrebbe essere minata dall’esistenza nell’organismo ospite di anticorpi contro il virus vettore, che ne annullerebbero l’effetto.
La critica principale è che si tratta dell’inoculazione di un organismo elementare ma di fatto geneticamente modificato, i cui effetti collaterali a medio/lungo termine non possono essere conosciuti.
3 – I vaccini sui quali si ripone grande fiducia sono quelli a mRNA (RNA messaggero).
Si tratta dell’inoculazione di molecole di mRNA che contengono l’informazione genetica per indurre la produzione di anticorpi contro il SARSV-Coronavirus-2.
La formula è vincente perché il vaccino non contiene né parti virali né materiale genetico che interferisca con il DNA dell’ospite.
Lo svantaggio è costituito dal fatto che il mRNA è una molecola estremamente instabile e deve essere mantenuta a temperatura molto basse, che se da un lato ne garantiscono la stabilità, ne rendono difficile il trasporto e la conservazione.
Un lavoro recentissimo, del 15 dicembre, sul prestigioso NEJM (New England Journal of Medicine), conferma la validità e la sicurezza del vaccino a mRNA, somministrato in due dosi, riportandone anche i numeri dell’ampia sperimentazione sull’uomo (oltre 43.000 soggetti, di etnie differenti).
Il recente riscontro di una variante “inglese” del SARS-CoronaVirus-2 non dovrebbe ridurre l’efficacia delle formulazioni più recenti del vaccino contro il Covid-19.
Ripartizione dei tipi di vaccino anti-Covid-19 allo studio nell’ottobre 2020:
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Vaccinazione anti-influenzale
I vaccini anti-influenzali in commercio sono tutti da molto tempo acellulari, cioè con contengono particelle virali né vive, né attenuate né uccise; il vaccino è costituito da frammenti con capacità di indurre la produzione di anticorpi (sub-unità antigeniche).
Questo ne permette la somministrazione in ogni fase della vita, dall’età di sei mesi e anche durante gravidanza e allattamento.
La ragione più importante della vaccinazione anti-influenzale è la riduzione degli episodi infettivi che rende l’organismo immunologicamente più forte.
Un altro motivo è costituito dalla constatazione che la sintomatologia di esordio dell’influenza è la medesima del Covid-19.
E’ provato che ogni vaccinazione di un soggetto immunocompetente rinforza l’organismo che la riceve e la protezione che conferisce è sempre superiore a quella conferita da batteri o virus causali.
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Bibliografia:
Kaur SP, Gupta V. COVID-19 Vaccine: A comprehensive status report. Virus Res. 2020 Oct 15;288:198114.
Polack FP, Thomas SJ, Kitchin N, Absalon J, Gurtman A, Lockhart S, Perez JL, Pérez Marc G, Moreira ED, Zerbini C, Bailey R, Swanson KA, Roychoudhury S, Koury K, Li P, Kalina WV, Cooper D, Frenck RW Jr, Hammitt LL, Türeci Ö, Nell H, Schaefer A, Ünal S, Tresnan DB, Mather S, Dormitzer PR, Şahin U, Jansen KU, Gruber WC; C4591001 Clinical Trial Group. Safety and Efficacy of the BNT162b2 mRNA Covid-19 Vaccine. N Engl J Med. 2020 Dec 10.