VARENNA – Ci sono persone che sono interessanti perché hanno in sé qualcosa di unico e di irripetibile. E’ il caso di Varenna, signora inglese residente nei pressi di Southampton e di professione ostetrica, che negli scorsi giorni era in visita nel paese di cui porta il nome, insieme al fidanzato Riccardo.
Curiosa è la storia che si cela dietro al suo nome: i genitori di Varenna visitarono la “perla del lago” in viaggio di nozze nel lontano 1960 e si innamorarono dell’atmosfera suggestiva e romantica del paese. “Mia madre Erika, di origini tedesche, mi raccontava che passeggiando per le vie del centro si sentiva suonare il pianoforte – racconta Varenna – Mio padre invece, qundo ero bambina, non perdeva occasione di farmi vedere le foto del loro viaggio di nozze. Erano davvero entusiasti di Varenna, me l’hanno sempre descritta come un luogo affascinante e indimenticabile”.
“Sono cresciuta con le foto di Varenna nella testa, e quando sono arrivata qui la prima volta, 15 anni fa, mi sono sentita come se questo posto l’avessi conosciuto realmente già da tanto tempo. E’ strano e curioso poi, quando passeggio nella zona dell’imbarcadero, sentire l’altoparlante che chiama Varenna, o leggere i cartelli con il tuo nome, oppure essere chiamati da qualcuno e vedere tutti girarsi verso di te”. Oggi il sogno di Varenna è quello di venire a vivere in Italia insieme al fidanzato Riccardo. Si sposeranno l’anno prossimo e hanno intenzione di stabilirsi in Val Seriana dove Riccardo, dopo quasi trent’anni passati all’estero, vorrebbe tornare.
“Essere venuto a conoscenza che una persona ha deciso di chiamare la propria figlia con il nome del mio paese è motivo per me di grande sorpresa ed orgoglio”, ha commentato il sindaco Manzoni a caldo, subito dopo l’incontro con Varenna e Riccardo, profondamente coinvolto dalle loro parole di entusiasmo. “I legami con particolari luoghi del cuore dove le persone passano o sostano per i più svariati motivi – continua il primo cittadino – non si esauriscono nel tempo ma hanno effetto nel futuro e toccano le vite di molte altre persone. Questa storia mi ricorda che vivo in un paese meraviglioso e mi invita a ritrovare lo stupore ogni mattina, quando apro gli occhi e mi trovo davanti il nostro meraviglioso lago”.