Una domenica da ricordare a lungo, con l’annullo postale realizzato appositamente per l’occasione, il taglio del nastro, la “scoperta” dell’interno della torre con il puzzle-gigantografia da comporre su foto dell’ottimo Silvio Sandonini. All’interno della chiesa i dipinti restaurati e i modellini delle barche tipiche del lago realizzate da Diego Lazzaroni (nella foto con l’amico Paolo D’Agostini).
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Sempre nelle nostre immagini alcuni volontari con i loro stand e ancora il gruppo guidato da Roberto Pozzi all’esterno della chiesa.
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Per la torre di Castello inizia insomma una seconda giovinezza grazie all’intervento di restauro che l’ha interessata, il primo nella sua gloriosa e millenaria esistenza, che la rende anche fruibile alla popolazione come belvedere. Il progetto affidato dall’amministrazione comunale all’architetto Stefano Bargellini ha reso accessibile ai visitatori l’interno della torre e ne permette la risalita fino in cima, da dove si può ora godere una vista incomparabile sul lago e le montagne circostanti.