DONGO – Non è ancora finito il lungo intervento sulle montagne del Lario Occidentale. Al lavoro un Canadair, che pesca costantemente acqua dal lago per poi riversarla sulla Valle Albano, che brucia da ieri sera. Un inizio di primavera da dimenticare, dal punto di vista degli incendi, quella sul Lario, con una serie di roghi che hanno mandato in fumo dal Monte Grona al Ponte del Diavolo tra Lezzeno e Bellagio.
Una stagione che sta suscitando l’ira dei residenti lungo le sponde del Lario, giunti ormai al limite della sopportazione sul tema degli incendi dolosi. “Se si riuscisse a risalire al colpevole, si dovrebbe fargli ripagare tutte le spese, dai soccorsi fino al patrimonio naturale perduto – è il commento di alcuni abitanti -. Decine di ettari di bosco sono andati persi, la fauna decimata e le ore di intervento per domare le fiamme ormai non si contano più. E su chi ricade questo prezzo da pagare? Ovviamente su di noi”.
E di soldi, per far intervenire un Canadair su un incendio, sembra proprio che non ne servano pochi, come riporta l’edizione di Lucca de Il Tirreno: “Stando a quanto riportato dal Dipartimento della Protezione Civile, il costo orario di un Canadair si aggira attorno ai 14mila euro, mentre un elicottero della Marina Militare o della Capitaneria di Porto, quando si alza in volo, costa 5mila euro. Il servizio svolto dall’elicottero dell’Aib, infine, ha un costo di 3mila euro”.
(Foto Maffia)
F. B.