MANDELLO DEL LARIO – “Niccolò Mornati è risultato positivo a un controllo antidoping, è stato sospeso in via cautelare”, così il numero uno del Coni Giovanni Malagò in una conferenza stampa convocata in via straordinaria.

L’atleta lecchese classe 1980, cresciuto nella Canottieri Moto Guzzi e oggi in forza alla Canottieri Aniene, nella bufera: l’annuncio choc arriva dopo un controllo fuori competizione del Nado Italia. Adesso il nazionale rischia di non partire per le olimpiadi di Rio de Janeiro di agosto dove si era qualificato per il due senza in coppia con Vincenzo Capelli.

Niccolo MornatiMalagò, nella sua doppia funzione di presidente del Coni e di numero uno dell’Aniene – scrive gazzetta.it -, ha poi proseguito spiegando le implicazioni politiche di questo caso di positività: “Niccolò è un atleta del Canottieri Aniene e fratello di Carlo, vice segretario generale del Coni, capo delegazione dei Giochi Olimpici di Rio 2016: ci sono momenti nella vita in cui uno deve metterci la faccia, anche in conferenze che non vorresti mai fare. È la prova provata che il sistema antidoping sia una cosa seria che non fa sconti a nessuno, a nessun livello. Ovviamente sono molto dispiaciuto – ha aggiunto il numero uno dello sport italiano – fermo restando che non sono in grado di fare nessun commento. Abbiamo aumentato del 33% il budget antidoping, facendo qualche sacrificio di bilancio su altri impegni di spesa“.

Il controllo era stato effettuato il 6 aprile nel raduno di Piediluco, e Mornati arrivava da un periodo di allenamento e da un viaggio in Sudafrica. Per quanto reso pubblico nel sangue di Mornati ci sarebbe stato dell’Anastrozolo, una sostanza che avrebbe un effetto coprente dell’assunzione di altre sostanze e che è comparsa raramente nella mappa dell’antidoping italiano (questo è il terzo caso di positività). Per il lecchese immediata la sospensione a titolo cautelativo emessa dal tribunale nazionale antidoping su indicazione della procura del Coni.