Per un’azienda è fondamentale poter contare su un’analisi di bilancio che offra un quadro completo e affidabile della situazione dell’organizzazione. Un software per analisi di bilancio è, proprio per questo motivo, uno strumento di grande valore, e può tornare utile soprattutto nel caso in cui si abbia la necessità di rivolgersi a un istituto di credito per chiedere un finanziamento.
Come è fatto il bilancio di esercizio
Sono tre gli elementi che compongono un bilancio di esercizio: lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa. Lo stato patrimoniale rappresenta la composizione del patrimonio della società, sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo, in corrispondenza del giorno in cui viene chiuso l’esercizio. Lo scopo del conto economico, invece, è quello di rappresentare i ricavi e i proventi ottenuti nell’esercizio, insieme con gli oneri e i costi sostenuti: in questo modo è possibile esporre il risultato economico. Infine, la nota integrativa serve a indicare quali sono i parametri che vengono adottati per la valutazione dei valori di bilancio, ma specifica anche i criteri che sono stati impiegati per redigere il conto economico e lo stato patrimoniale.
Alla ricerca dell’equilibrio finanziario
Con l’aiuto di un software di analisi di bilancio si ha la possibilità di conseguire più facilmente l’equilibrio finanziario che, insieme con l’equilibrio economico, rappresenta una componente di fondamentale importanza per restare sul mercato. Tra i più comuni motivi di fallimento delle imprese, infatti, deve essere annoverata la mancanza di liquidità richiesta per onorare i debiti e per continuare la propria attività. Lo stato patrimoniale è il documento da cui occorre iniziare l’analisi di bilancio: esso viene articolato nell’attivo corrente o circolante, nelle passività correnti, nelle immobilizzazioni, nei debiti a medio e lungo termine e nelle passività dal patrimonio netto.
Il patrimonio netto
Nel nostro Paese le piccole e medie imprese nella maggior parte dei casi sono sottocapitalizzate: ciò vuol dire che il capitale proprio è sempre inferiore rispetto ai debiti. Quando un istituto di credito si trova di fronte a un patrimonio modesto non può che pensare a una scarsa affidabilità: è chiaro, infatti, che se il numero dei debitori cresce e la loro esposizione fa lo stesso, salgono anche le probabilità che il credito non venga rimborsato. Nel caso in cui un’azienda chieda un finanziamento a una banca ma non disponga di un patrimonio netto idoneo, è possibile che vengano richieste a sostegno della domanda di credito delle garanzie.
L’indice di indebitamento
Un altro dei parametri che possono essere approfonditi tramite un software analisi di bilancio è l’indice di indebitamento, che segnala il valore dei finanziamenti di terzi in rapporto agli investimenti aziendali complessivi. Sono numerosi i fattori che incidono su questo valore, a cominciare dall’attività economica che viene esercitata. Nel caso in cui si riscontrino dei valori molto più alti della media di settore è probabile che si abbia a che fare con delle anomalie strutturali o con oneri finanziari troppo pesanti: proprio questo è il motivo per il quale occorre leggere l’indice di indebitamento in parallelo con gli indicatori che riguardano gli oneri finanziari.
Il margine operativo lordo
Infine, l’ultimo aspetto da prendere in considerazione è il margine operativo lordo, indicato anche con la sigla EBITDA: per calcolarlo è necessario prendere come riferimento il valore della produzione e sottrarre il costo della produzione. Le svalutazioni e gli ammortamenti non devono essere compresi nel calcolo: ciò vuol dire che l’indice non tiene conto delle imposte, degli oneri finanziari, dei costi straordinari, dei proventi e dei ricavi straordinari. Dal margine operativo lordo si può calcolare quello netto.