Un mezzo da lavoro, ma con un occhio di riguardo per lo stile: rispetto a molti suoi rivali, l’Alaskan della Renault è un pick-up elegante, lo si nota subito dalla calandra frontale con inserti lucidi, dai cerchi in lega da 18 pollici, dalle calotte dei retrovisori cromate e dai vetri posteriori oscurati. Gli interni sono comodi e dotati di molta tecnologia come a bordo di un Suv, ma la sostanza di questo mezzo rimane da vero fuoristrada, dotato di marce ridotte e trazione integrale inseribile manualmente.
Quando non si ha l’esigenza di inerpicarsi per terreni sconnessi e tortuosi, si può disattivare la funzione 4×4, con un vantaggio da subito evidente nei consumi, alquanto virtuosi: si possono percorrere anche 15 chilometri con un litro di gasolio, vale a dire 6,5 litri per coprire una distanza di 100 km. A essere sinceri, da un veicolo così pesante e comunque piuttosto brioso – 190 cavalli erogati da un motore turbodiesel da 2,3 litri a cambio automatico – ci si aspetterebbe di peggio. Il comfort di marcia è buono per tutti e cinque i posti: anche per il quinto passeggero, al centro del divano posteriore, qualità ormai sempre più rara.
Fra i difetti di questo bestione va osservata senza dubbio la maneggevolezza: il raggio di sterzata è molto ampio e le dimensioni – 5,33 metri di lunghezza e 1,85 di larghezza – non aiutano nelle manovre, ma anche nelle curve più strette, dove talvolta si rende necessaria almeno una manovra. Come mezzo da lavoro, o comunque da fatiche, presenta invece molti punti di forza, a partire dall’ampio cassone posteriore e da una massa rimorchiabile fino a 3.500 chili. Il prezzo parte da 34 mila euro, mentre l’esemplare in prova ne vale circa 9 mila in più.
Alessandro Tonini