Nell’autentica.giungla” delle polizze assicurative, le nuove polizze vita miste si sono da poco affacciate: un prodotto nato dall’esigenza di soddisfare bisogni di varia natura e che un motivo o per un altro non potevano essere realizzati dalla polizza caso morte e dalla polizza caso vita. Con le polizze miste si è quindi cercato di trovare una via di mezzo tra le due polizze prima citate, andando ad estrapolare alcuni aspetti dell’una e dell’altra. In ogni caso occorre sempre valutare ogni situazione caso per caso, per poi decidere quale tipo di prodotto convenga o meno. Ma vediamo quali sono le caratteristiche delle polizze miste e in particolare, a chi convengono.

Cosa sono le polizze miste La definizione che viene data della polizza mista, come possiamo leggere sul sito specializzato www.polizzeonline.net – è quella di un contratto di assicurazione sulla vita stipulato tra la compagnia assicuratrice e l’assicurato, che prevede alla scadenza del termine pattuito il pagamento del capitale o di una rendita all’assicurato, oppure al suo beneficiario nel caso di morte dello stesso. Come può notarsi si tratta di una evoluzione della polizza caso morte, dove nel caso in cui sopravvenga la morte dell’assicurato entro il termine previsto dalla polizza, i suoi beneficiari riceveranno quanto pattuito, al contrario, se alla scadenza il contraente dovesse risultare ancora in vita, non avrà diritto a neanche un centesimo e tutto quanto versato resterà nelle casse della compagnia assicurativa. Per ovviare a questa situazione, che per molti rappresentava un vero e proprio ostacola alla stipula di questo tipo di polizza, in quanto a nessuno faceva piacere versare un certo capitale per poi vederlo andar perduto. Si è pensato di creare una polizza mista in grado di eliminare quest’ostacolo, introducendo alcuni requisiti della polizza caso vita. Si è arrivati quindi ad un tipo di polizza in cui il capitale versato non rischia di andare perduto. In definitiva, la polizza mista prevede che l’assicurato versi un certo capitale per un determinato periodo di tempo, trascorso il quale si possono verificare due situazioni. La prima prevede che trascorso il tempo indicato, l’assicurato sia ancora vivo e allora avrà diritto alla restituzione del capitale maggiorato dagli interessi, che può avvenire o sotto forma di rendita periodica o come liquidazione dell’intero capitale. la seconda ipotesi prevede che allo scadere della polizza l’assicurato non sia più in vita; in questo caso il capitale andrà a favore dei beneficiari della polizza. Come può notarsi, a differenza della polizza caso morte, in quella mista non si rischia di perdere le somme versate.

A chi convengono e come sono costituite le polizze miste

Le polizze miste possono rappresentare una risposta a tutti coloro che cercano un sistema di previdenza integrativa, considerando che l’erogazione sotto forma di rendita vitalizia andrebbe ad integrare la pensione percepita a fine carriera lavorativa. Inoltre è un modo semplice che permette di accantonare delle somme di denaro che in futuro potranno essere utilizzate per far fronte a diversi tipi di spesa, come la casa, spese mediche o per i figli. Ricordiamo inoltre che per le polizze miste si hanno dei costi più contenuti rispetto a quelli che comunemente si hanno per gli altri due tipi di polizze (caso morte e caso vita). Altro fatto da tenere in considerazione è che nel caso di riscatto anticipato della polizza mista ci sono da pagare delle penali, considerando che il riscatto anticipato provoca un danno alla compagnia assicuratrice.

Per quanto attiene l’altro aspetto, ovvero quello della composizione della polizza mista, rispetto alla polizza caso vita e caso morte, è composta da due parti. Una parte va a formare la quota premio destinata al risparmio, mentre l’altra quota premio è riservato alla copertura delle forme di garanzia c.d. complementari.