Il numero dei percettori del Reddito di Cittadinanza risulta essere il lieve aumento nella provincia di Lecco: è questo quanto emerge dalle statistiche presentate dall’INPS ed aggiornate all’8 settembre 2020, visionabili a questo link del relativo sito Internet istituzionale.
Bisogna premettere che Lecco è una provincia in cui il ricorso a questo strumento di welfare è davvero minimo in rapporto alla popolazione, soprattutto laddove lo si raffronti ad altre province italiane, tuttavia anche nel lecchese i numeri dei percettori risultano in crescita.
Reddito di Cittadinanza a Lecco: i numeri dell’INPS
Nel 2019, infatti, a Lecco si contavano 1.495 nuclei familiari coinvolti nel sussidio, per un numero di beneficiari complessivo di 3.757 persone; nelle ultime rilevazioni invece il numero di nuclei familiari è cresciuto toccando quota 1.772, per un numero complessivo di persone coinvolte di 4.229 cittadini.
A crescere sono anche gli importi medi, se pur di poco: nel 2019 essi ammontavano a 446,71 euro, mentre nel 2020 sono saliti a 478,60 euro.
I dati sulla Pensione di Cittadinanza
Il trend trova conferma anche per quel che riguarda la Pensione di Cittadinanza: nel 2019 infatti, nella provincia di Lecco, usufruivano di questo strumento di welfare 342 nuclei familiari, per un totale di 369 persone coinvolte.
Nelle ultime rilevazioni del 2020, invece, i nuclei titolari di questo sussidio sono risultati essere 371, per un totale di 401 persone coinvolte; anche in questo caso si è registrata una lieve crescita degli importi, con un passaggio dai 233,41 euro del 2019 ai 243,32 euro del 2020.
Cosa contraddistingue questo sussidio
Il Reddito di Cittadinanza, è utile sottolinearlo, non è un’erogazione di denaro in senso stretto: gli importi infatti non sono riconosciuti in contanti, ma tramite un’apposita card da cui si possono compiere solo alcune tipologie di acquisti.
Con queste sovvenzioni è possibile fare la spesa, magari anche usufruendo di servizi di supermercato online quali quelli di CoopShop, si possono comprare articoli per la casa, capi d’abbigliamento e, in generale, tutto ciò che è necessario per soddisfare i bisogni di una persona che versa in condizioni di indigenza.
Esiste ovviamente un elenco di spese non ammesse, spese che, per l’appunto, non sono confacenti alla condizione di una persona che è in difficoltà economica e che per questo motivo ha chiesto un aiuto da parte dell’INPS.
Tra le spese non ammesse figurano l’acquisto di prodotti finanziari, di polizze assicurative, di materiale pornografico, allo stesso modo non è assolutamente concesso l’acquisto di beni di lusso, oppure il gioco d’azzardo; per un elenco completo delle spese non ammesse, ovviamente, si rimanda al sito Internet istituzionale del Reddito di Cittadinanza.
Interessante è inoltre sottolineare che il denaro erogato a titolo di Reddito di Cittadinanza non può essere accumulato, quindi non può trasformarsi in risparmio: il titolare del sussidio deve dunque spendere mensilmente gli importi per soddisfare le proprie necessità.
Sebbene il Reddito di Cittadinanza sia una misura piuttosto discussa, vi sono delle perplessità soprattutto per quel che riguarda gli obblighi sociali da parte del percettore, in questi mesi sarà stata senz’altro provvidenziale per tutte le persone che versano realmente in una condizione di bisogno e che hanno così dovuto chiedere un aiuto allo Stato.