BELLANO – Una recente sentenza della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia – pareva chiudere la porta in faccia a numerosi tecnici di servizi che lavorino in amministrazioni pubbliche, impedendo loro di partecipare alle elezioni nei Comuni. Tra i 400 “a rischio” nella nostra regione ce ne sarebbero stati diversi anche sulla sponda Est del Lario, a partire dal notissimo ex sindaco di Bellano Sandro Cariboni. Il quale però, contattato dal nostro quotidiano, smentisce e anzi ribadisce con forza la propria partecipazione alla sfida del 5 giugno. A capo di una formazione tutta sua.
“La lista è stata chiusa pro forma, ci potrebbe essere al massimo uno spostamento o forse due. Dobbiamo arrivare preparatissimi alla presentazione di sabato, non solo in fatto di nomi, ma anche di tempo disponibile. Si correrà in dodici anche se ne servono almeno nove; finora il mio nome è sicuro, poi ce ne sono altri 5-7 certi, può darsi che qualcuno si faccia da parte per questione di tempo”.
Ma questa cosa della Corte dei Conti? Come la mettiamo col suo incarico al SUAP del Centro Valsassina? “Io ho un lavoro – risponde Cariboni -, ma tra un anno sono pensionabile. Stringerò i denti per nove mesi. Si potrebbe anche cambiare il capolista, se è il caso potrebbe esserci un interno alla lista; però la Sezione Autonomia della Corte dei Conti ha ribaltato la sentenza sull’impossibilità da parte di tecnici di servizi che siano in amministrazione. Io sono incardinato all’ente come ‘articolo 110’ e come tale ricevo la busta paga a Primaluna: a quel punto non c’è contrasto, perché non sono ‘appaltatore’. Se dovessi scegliere, comunque, farei il sindaco e in ogni caso non abbandonerei il mio collega di Primaluna, lavorando gratuitamente”.
Insomma, Cariboni c’è. Ed è pronto alla sfida contro Antonio Rusconi di “Bellano guarda avanti” e Giuseppe Scaccabarozzi (“Bellano Bella“).
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