ESINO LARIO – Non si placa la polemica sull’ondata di profughi che, ormai da qualche giorno, ha raggiunto anche il Lecchese, soprattutto alla luce dell’incontro tra il nuovo Prefetto di Lecco Liliana Baccari e il consiglio comunale presieduto dal sindaco Virginio Brivio.
“Il Prefetto vuole portare alla struttura Mamma Giulia una trentina di sedicenti profughi della palestra di Maggianico in quanto il Sindaco di Lecco Virginio Brivio (PD) non li vuole tenere in città – é lo sfogo amaro di Emiliano Invernizzi, capogruppo dell’opposizione ad Esino -. Noi abbiamo ribadito la nostra contrarietà netta a tale assurda ipotesi, come lo era anche per l’apertura della struttura di concentramento clandestini della Montanina! Il Sindaco di Esino ha cercato di strappare alla dottoressa Baccari la promessa di non aprire ulteriori strutture, ma non c’è riuscito. La Prefettura è in emergenza e siccome a Esino sul fatto dell’integrazione tutto è andato liscio finora, è orientata a mandarne ancora: tanto “Esino è il paese dell’accoglienza”! Questo anche in strutture eventualmente gestite da individui già conosciuti, ma riciclati e ripuliti, che devono alla comunità esinese quasi 90 mila euro di tributi e tasse non versate, alla faccia di chi sempre e diligentemente le paga! Queste strutture vanno chiuse, sono opportunità di arricchimento da parte di società non ben definite e non avrebbero nemmeno i requisiti di legge per restare aperte al pubblico. E’ una vergogna. La comunità esinese è stata violentata nella sua autonomia a luglio del 2014, ha continuato ad esserlo e ora lo Stato italiano, o meglio questo Governo, lo vuole rifare: esinesi svegliamoci, non diamo più retta a tutti i nullafacenti e benpensanti, che pretendono di venire qui a volerci civilizzare e che non vivono ad Esino!”.