ARGEGNO – Sei settimane almeno per riaprire completamente la statale Regina nel tratto su cui all’alba di domenica sono franati sassi e fango crollati dal muretto di contenimento di Villa dell’Occa, a ridosso della strada che conduce a Schignano – lo riporta Il Giorno. Da ieri, dopo la messa in sicurezza durata ore da parte dei tecnici Anas e dei vigili del fuoco, il tratto è percorribile a senso unico alternato.
Un disastro annunciato dato lo stato di abbandono e incuria in cui versano, da circa un ventennio i monti del Medio e dell’Alto Lario, lasciati a loro stessi e con sempre meno risorse per finanziare i necessari interventi di pulizia degli alvei dei torrenti e delle vallette. Rimane l’incubo frane dopo che sei anni fa, una massa di sassi e detriti causata da una bomba d’acqua si è portata via in pochi istanti il centro di Brienno, trascinando nel lago un’abitazione.
Ieri in municipio insieme ai tecnici dell’Anas un vertice per decidere il calendario dei lavori, da completare tassativamente entro l’inizio del prossimo inverno – riporta Roberto Canali de Il Giorno. Dai primi sopralluoghi il costo dell’intervento è stimato sui 300mila euro, rimane da capire a carico di chi, in quanto la villa è di proprietà di un privato.
I maggiori disagi potrebbero essere, tuttavia, pagati dagli automobilisti, che rischiano di rimanere imbottigliati in lunghe code. Il sindaco Roberto De Angeli ha proposto di ricorrere a semafori dotati di sensori, in grado di attivarsi dando il segnale di rosso o di verde a seconda del flusso delle auto. Durante il weekend, quando il traffico è più intenso, potrebbero entrare in funzione i movieri, come già capita sulle strettoie della Regina, nel tratto che attraversa Tremezzina. L’ennesimo banco di prova sarà questa mattina, con la riapertura delle scuole e il traffico sostenuto degli autobus gremito di studenti.