COMO – Dal primo di dicembre ai frontalieri non sarà più richiesto il certificato dei carichi pendenti per lavorare in Canton Ticino, ovvero l’elenco dei reati commessi ma non ancora finiti in giudicato. Una buona notizia per i lavoratori che ogni giorno si recano oltreconfine che dall’aprile scorso avevano maldigerito e mai tollerato la decisione del Consiglio di Stato, a guida Lega dei Ticinesi, che aveva indispettito oltre a Roma anche Berna. Adesso il Governo Ticinese ha deciso di fare marcia indietro, limitandosi a richiedere ai lavoratori l’estratto del casellario giudiziario, come richiesto a tutti gli stranieri occupati in territorio elvetico.
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