GARZENO – Sarebbero due allevatori di Garzeno gli autori del vasto fuoco che ha devastato i monti sopra il paese nella notte tra sabato e domenica scorsi. Di 52 e 54 anni, i due risponderanno per incendio doloso e anche per non aver rispettato le norme dell’isolamento per contrastare la pandemia da Coronavirus.
Il rogo è partito da più inneschi e gli allevatori si sarebbero spostati con moto da trial per accenderli tutti velocemente e realizzare il loro inferno. Sono infatti ben 14 gli ettari di bosco e pascolo andati in fumo, impegnando per tutta la notte vigili del fuoco e squadre antincendio della comunità montana. Le indagini sono state svolte dai carabinieri forestali di Gera Lario e Menaggio, dai militari di Dongo e dalla polizia provinciale di Como.
“Le nostre montagne non meritano questi scellerati così come loro non meritano di poter godere delle nostre montagne – commenta “con il cuore in fiamme e una rabbia indescrivibile” il sindaco Eros Robba -. Brucia la nostra montagna così come sono bruciati i neuroni di chi ha commesso questo gesto abominevole. Un solo messaggio va lanciato in questo momento: non l’avrete vinta. Metteremo in campo tutti gli strumenti, sia sul piano operativo sia su quello normativo, per far sì che nessuno possa ridurre di nuovo quei pascoli in queste condizioni”.
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