LECCO – Schermaglie tra le parti oggi al Tribunale di Lecco nell’ambito della vicenda Gilardoni. Alla fine davanti al giudice Martina Beggio (PM Silvia Zannini) è stato incaricato il perito Giuseppe Musella che dovrà sbobinare ore e ore di intercettazioni: tempo fissato sessanta giorni.

Successivamente, il prossimo 10 ottobre verranno ascoltati gli investigatori – a partire dall’ex capo della Squadra Mobile cittadina Marco Cadeddu (ora dirigente alla Questura di Bergamo). Ma sono una decina le udienze già programmate da allora e fino al termine dell’anno in corso.

Particolarmente delicato, in un caso nel quale si discute di pressioni sui lavoratori, il capitolo intercettazioni – nel quale dunque le conversazioni “captate” all’insaputa degli imputati potrebbero rivelarsi decisive oltre che potenzialmente detonanti.

Per questo la giudice Beggio si è riservata di decidere, una volta lette le trascrizioni del materiale intercettato, se considerare quest’ultimo utilizzabile ai fini del processo.

Come noto, la causa vede l’ex titolare Maria Cristina Gilardoni e l’allora direttore del personale Claudio Redaelli chiamati a rispondere di presunti maltrattamenti e lesioni, mentre l’ipotesi formulata nei confronti di Andrea Ascani Orsini e Maria Papagianni è quella della colpa “in vigilando”.