MANDELLO DEL LARIO – Marco Taccani è entrato in azienda nella mattinata di oggi, accompagnato dai suoi legali. È iniziato così il nuovo corso alla Gilardoni raggi X di Mandello del Lario, dopo la sentenza del Tribunale di Milano che ha azzerato il Consiglio di amministrazione presieduto da Maria Cristina Gilardoni. E proprio l’ex leader, madre del nuovo amministratore giudiziario, che ieri non avrebbe preso particolarmente bene la sentenza meneghina, quest’oggi pare non abbia contestato l’insediamento, rimanendo tranquilla nel suo ufficio, uscendo per qualche minuto durante la mattinata.
Taccani, ieri al lavoro per cercare di ricucire i rapporti con i clienti, oggi ha fatto il giro dell’azienda, presentandosi come nuovo amministratore nei vari reparti. Il suo compito, nei prossimi otto mesi, non sarà facile. Dovrà risollevare il fatturato, pari a 44 milioni nel 2012, sceso a non più di 23 nel 2015, ma anche dare maggiore serenità ai dipendenti, passati dai 209 di quattro anni fa ai 156 dello scorso dicembre.
“Per ora la situazione pare sotto controllo, sembra ci sia un netto cambio di rotta – spiega Emilio Castelli, Fim Cisl -. A giorni, insieme al collega della Fiom Cgil Fabio Anghileri, chiederò un incontro con Taccani per capire come sarà il futuro”.
Difficile però che l’ex presidente (proprietaria del 55% delle quote della ditta tramite una sua società) stia con le mani in mano e non faccia ricorso per ribaltare la sentenza, proseguendo così la battaglia legale con Andrea Ascani Orsini, suo nipote e titolare del restante 45% della Gilardoni raggi X. Si saprà solo prossimamente.
Si attendono anche gli sviluppi dell’inchiesta penale che vede Cristina Gilardoni e il capo del personale Roberto Redaelli accusati di maltrattamenti ai dipendenti. Per la Squadra mobile le indagini sono chiuse. I legali dei due aspettano quindi la convocazione del Gup.