ROMA – Le badanti hanno diritto ad almeno undici ore di riposo giornaliero consecutive; il mancato rispetto di questa norma prevede per il datore di lavoro una multa per sfruttamento.

Lo ha stabilito in queste ore la Corte di Cassazione, con una sentenza che farà discutere. E tutto è partito proprio da Lecco.

La Suprema – racconta Il Messaggero – ha dato torto a una onlus di Lecco che forniva personale per l’assistenza familiare e che sosteneva che le ore di riposo dei dipendenti non dovessero essere consecutive. Secondo la onlus lecchese, amministrata da religiosi, il contratto Uneba (Unione nazionale istituzioni ed iniziative di assistenza sociale) nello “stabilire che le lavoratrici e i lavoratori avevano diritto a un riposo giornaliero di undici ore ogni ventiquattro ore, non aveva previsto che le ore di riposo dovessero essere consecutive, lasciando in tal modo intendere che la volontà delle parti contraenti era quella di derogare, come facoltà, al dettato normativo generale, al fine di introdurre una disciplina più rispondente alle realtà e alle esigenze aziendali e, quindi, non irrazionale”.

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