DOMASO – Grida allo scandalo Elena Briz, sul piede di guerra nei confronti dell’ospedale Valduce di Como, per una serie di presunte inadempienze, che ci ha spiegato lei stessa.
“Per fare una risonanza magnetica è obbligatorio recarsi di persona allo sportello prenotazioni, quindi a Como, a distanza di 50 km da casa – racconta, indignata -. Vogliamo aggiungere che, se una persona ha l’impegnativa con bollino verde, è un’urgenza? Quindi, forse, significa che non sta bene! Dunque, non è normale che debba fare 100 km per la prenotazione, poi altri 100 per la risonanza e altri 100 ancora per ritirarla. Dopodiché, dovrà farla leggere al medico del Valduce che l’ha prescritta… uno schifo!”.
Secondo le classi di priorità per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, infatti, quando compare il simbolo verde significa che è presente un’urgenza, da adempiere entro le 72 ore successive. “Eppure, quando chiami al numero del Centro Prenotazioni e dici di avere un’impegnativa con bollino verde, ti senti rispondere che per la prenotazione devi recarti a Como allo sportello. Insomma, non accettano né per telefono, né via fax. E questo non succede solo a me: ne ho parlato con altre persone e ho scoperto che si verifica regolarmente”.
Raccolta la testimonianza di Elena, la nostra redazione resta ovviamente a disposizione per un eventuale chiarimento da parte dell’ospedale comasco.
F. B.