BARZIO – Il giorno dopo la clamorosa esclusione dal bando GAL che avrebbe portato nelle casse della Comunità montana valsassinese ben 5,5 milioni di euro, il presidente Carlo Signorelli si dice stupito e incredulo. E ha già contattato alcuni legali per difendere i diritti dell’ente. Di certo non vuole chiudere qui la faccenda.
Siamo ancora stupiti e increduli per il recentissimo provvedimento regionale di un dirigente che esclude tre vincitori di GAL per un cavillo interpretativo di una norma europea sul parternariato pubblico-privato. Infatti la norma comunitaria prevede che, a livello decisionale, i soggetti pubblici della società costituita (i gestori del GAL) non superino il 49%.