EXPO 2015 – Segreti i contenuti, sotto silenzio nomi e cognomi, ma il “tour per caso” tra Lecco, lago e montagne del circondario della grande guida turistica internazionale è stato guidato da un commerciante ballabiese. Appunto, grazie a una fortuita combinazione.
“Per caso lavoravo al bar, ho sentito “Guida Lonely Planet”…, due panini con la bresaola e siamo partiti per i Resinelli. Adesso attendiamo per vedere quanto di quel paragrafo ho scritto io...“. Così A. C., ballabiese doc ma esperienze di lavoro – non per caso – all’estero, in modo del tutto fortuito ha incrociato qualche mese fa in un bar del capoluogo l’inviato della “mitica” guida turistica Lonely Planet (oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo) incaricato di perlustrare le aree intorno all’imminente Expo.
Nasce così un lungo tour tra montagne e lago, alla scoperta delle bellezze del lecchese – le stesse che erano state ignorate dalla precedente edizione del manuale dedicato all’Italia, scatenando reazioni non tanto verso la grande guida australiana, ma a proposito dell’incapacità di Lecco e provincia di promuoversi dal punto di vista turistico (vedi articolo linkato di seguito) -.
LECCO: LA CITTA’ CHE NON C’E’
(PER LE GUIDE LONELY PLANET)
Per fortuna, però, almeno in occasione dell’Expo, un ballabiese che conosce le lingue si è fatto “Virgilio” per l’autore internazionale, andando a colmare quel vuoto che nessuno – istituzioni comprese – era stato in grado di riempire fino al casuale incontro in un bar del centro di Lecco. La guida all’Expo è inserita nel Best in Travel 2015, il volume che raccoglie e suggerisce le mete destinate a diventare più popolari quest’anno, secondo Lonely Planet, ed è in uscita proprio in questo periodo.
Di seguito la cronaca del curioso viaggio nel lecchese, redatta dallo stesso 37enne di Ballabio:
Ieri ho fatto da guida locale uno scrittore Lonely Planet, incontrato per caso la sera prima, perchè per caso lavoravo al bar XXXXX e per caso avevo in tasca i bigliettini del negozio. Appena ho sentito Guida Lonely Planet, gli ho parlato subito del negozio dei miei prodotti. Scambio di numeri, appuntamento per le 11. Ho preparato tavoli, griglie, sdraio, ombrelloni come la domenica, ma era mercoledì, giorno di chiusura. Ma volevo dargli una bella impressione, volevo accoglierlo bene, colpirlo… e cosi è stato!
Ore 11.10, parte la visita: negozio e descrizione tramite una cartina della Valsassina (funivia di Bobbio, il Cinca Park, il Ponte della Vittoria, Artavaggio, le pareti di Pasturo, il Pioverna, la ciclabile, la Norda e la cascata della Trogia, Parlasco e i suoi affreschi, i vari birrifici, i coltelli e il fascino di Premana, Pagnona, Val Biandino, le Betulle, il Grignone, due panini con la bresaola e siamo partiti per i Resinelli. Bel viaggio, bei discori, di Lecco, la sua bellezza e le sue pecche, potenzialità tipo i Promessi Sposi, i Ragni di Lecco, oltre che la bellezza paesaggistica che ha questa città e i difetti. Mi ha detto che è rimasto colpito dal Taxy Boat. Abbiamo parlato del Berry e della movida del Bar Manzoni, consigliato da visitare, e lì ci siamo incontrati, abbiamo parlato del suo lavoro e del mio. Ho ricevuto i complimenti per le idee e l’ospitalità, dei posti che ha visitato da Colico a qua, andando su e giu tra lago e monti, tra B&B e hotel, tra chioschi e ristoranti top a dare voti, pareri, prendere appunti, dare giudizi, di qualsiasi cosa, servizi, qualità, fare foto.