COLONNO – Ha preso avvio ieri, 9 luglio, la 3° edizione de «In viaggio sulle Orobie» per raccontare tutte le sfaccettature de «La buona terra» in compagnia di 14 viaggiatori d’eccezione: gli alpinisti Simone Moro e Mario Curnis, la photoreporter Monika Bulaj, il collega Marco Mazzoleni, la skyrunner nepalese Mira Rai, l’artista Italo Chiodi, il video maker e fotografo Baldovino Midali, il musicista Martin Mayes, l’attore Michele Fiocchi, lo chef Michele Sana, l’alpeggiatore Ferdy Quarteroni e il blogger Federico Balzan, scortati dalla guida alpina Giulio Beggio e con la partecipazione straordinaria di Davide Van De Sfroos, cantautore d’anime e di territori.
La natura come forma ancestrale e universale di cultura, per rileggere il presente e il futuro guidati dalle suggestioni, indimenticabili, del paesaggio. La terza tappa, parte da Colonno e si spinge fino all’Alpe di Sala, nel Comune di Sala Comacina, un paesino tra i più caratteristici del Lago di Como adagiato sulle sponde occidentali del Lario. Un paradiso immerso nel verde, con un caseificio a conduzione familiare da cui i viaggiatori godranno di una splendida vista prima di ripartire alla volta di Casasco. Lì avverrà l’incontro con il console del Touring club Pino Spagnulo che toccherà i temi cari al sodalizio che qui nel secolo scorso ebbe un ruolo fondamentale anche per la realizzazione della strada tra Lanzo d’Intelvi e il balcone della Sighignola. A seguire la proiezione di un filmato sul contrabbando, suggellato in finale dal tocco musicale di Martin Mayes. Infine, la cena lungo via Perolini e l’incontro con Monika Bulaj, fotoreporter freelance pronta a raccontare la ricerca profonda insita in ogni scatto che dalla Polonia, sua terra d’origine, l’ha portata a inseguire popoli, tradizioni e religioni in Europa, Medio Oriente e Asia Centrale. Una narrazione emozionante che si concluderà con lo spettacolo «coccodrilli» di Michele Fiocchi, spettacolo che, ispirandosi al cammino di un giovane migrante afgano, diventa un vero e proprio inno dell’”iniziarsi” alla vita, per crescere attraverso incontri, avventure, pericoli e amicizie vere, senza paura della diversità.