LECCO – “Se lo avesse lasciato scappare, magari Francesco sarebbe ancora qui. Invece ha fatto il suo dovere“. È con queste parole che la mamma dell’agente scelto Francesco Pischedda esce dalla camera mortuaria dell’ospedale Manzoni, dove per qualche ora ha trovato riposo la salma del figlio.

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La tentazione è quella di “salire su e staccare i macchinari a quello là”, il moldavo caduto insieme a Francesco ma sopravvissuto, “ma questo non mi darebbe indietro mio figlio”.

A vegliare il giovane poliziotto ci sono anche la sorella e la compagna che meno di un anno fa ha dato alla luce la loro bimba. E poi il padre di Francesco, Giovanni Maria, per tanti anni ispettore di polizia a Imperia. Lui che ha trasmesso al figlio la vocazione per un mestiere rischioso, ora se ne sta seduto in silenzio.