LECCO – In poche ore dall’improvvisa decisione di chiudere gli istituti scolastici, in città oltre settecento genitori si sono riuniti nel gruppo “La scuola è a scuola” e con una lettera a Comune, Garante Regionale per l’infanzia, Dirigenti scolastici, Ordine degli Psicologi, presidente della Regione e al ministro dell’Istruzione chiedono di trovare soluzioni.

A seguito dell’entrata in vigore dell’Ordinanza 714, firmata dal Governatore Fontana con validità dal 5 al 14 marzo, atta alla prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, un numero superiore a 700 genitori della Provincia ha costituito un gruppo spontaneo denominato “La scuola è a scuola” con l’intento di esprimere il proprio dissenso su modi e termini della stessa, chiedendo un riscontro in merito e la riapertura in sicurezza delle scuole.


In ordine cronologico evidenziamo innanzitutto le modalità: venire a conoscenza, nella mattinata di giovedì 4 marzo, attraverso i media, del provvedimento di chiusura delle scuole con entrata in vigore dal mattino successivo, ha creato grandi disagi di organizzazione e gestione nelle famiglie. Potevano essere risparmiate queste difficoltà con un po’ più di lungimiranza e rispetto?

I genitori di alunni delle scuole dell’infanzia, delle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo e secondo grado si sono trovati a gestire l’immediata chiusura delle scuole dalla mattina alla sera, senza avere per contro, alcuno strumento legislativo in materia di smart working né di congedi parentali.

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UN COMITATO DI GENITORI SCRIVE A SINDACO E MINISTRO. “LA SCUOLA È A SCUOLA”