LECCO – “Amava viaggiare ed è morta facendo ciò che più le piaceva fare”. Si consolano così, con questo pensiero, gli ex compagni di classe del liceo Manzoni di Lecco di Daniela Ayon, la 36enne messicana morta nel tragico schianto del volo della Germanwings sulle Alpi francesi.
“La vita è magia”, scriveva solo qualche settimana fa la donna sul suo blog, seguito da migliaia di followers in tutto il mondo. Carismatica e spirito libero, più di ogni altra cosa Daniela amava viaggiare. E lo faceva con la stessa grinta che metteva nel suo lavoro, la meditazione yoga, grazie al quale poteva unire entrambe le sue due passioni. Unica regola: “I viaggi che si programmano meno sono i più incredibili”. Dalla Thailandia al Guatemala, dall’India all’Egitto, aveva davvero girato il mondo. Fino a quell’ultimo, tragico viaggio di martedì scorso, terminato a 2.000 metri di altezza, su una montagna francese.
Cristina Denti