MENAGGIO – Il 2015 verrà certamente ricordato come l’anno-record per il turismo, ma negli annali dei pescatori è segnato già in rosso: temperature troppo alte e acque al contrario eccessivamente basse hanno svuotato le reti dell’intero Lario.
Sulle pagine dell’edizione comasca del quotidiano “Il Giorno” Carlo Romanò, responsabile del Servizio Pesca della provincia di Como dichiara che “Nel 2015 si è registrato un calo molto netto del pescato di coregoni, che è diminuito di quasi 50 tonnellate (-44%) rispetto all’anno precedente e l’aumento delle catture di agoni (+ 11%) e di pesce persico (+ 32%), anche se significativo, non è in grado di compensare il loro calo. Il pescato complessivo è quindi il più basso dell’ultimo decennio e supera di poco le 159 tonnellate”.