LECCO – I drammatici fatti di ieri a Milano e Roma con il trasferimento forzato in questura di 52 migranti davanti alla stazione centrale, nel capoluogo lombardo, e la morte di un ambulante senegalese durante un blitz della municipale nel centro storico della capitale, testimoniano l’acuirsi di una gestione della situazione dei richiedenti asilo da parte dello Stato dai modi via via più invasivi e violenti. I migranti vengono visti come numeri da controllare: 50 in questura, 10 li portiamo lì, 100 là ecc..

Ognuna di queste persone, trattate come criminali o peggio, però, è una vita con una storia, non un numero. Questo il significato che il fotogiornalista Francesco Malavolta – impegnato da vent’anni nella documentazione dei flussi migratori verso l’Europa – vuole trasmettere con i suoi scatti: “ogni scatto, un racconto. Ogni racconto, una storia. Ogni storia, un tentativo di salvare la peculiarità della vita ritratta sfuggendo alla logica spersonalizzante dei numeri

malavolta mostra locandina

 

 

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