Egregio direttore,
sono un frequentatore del Lago di Como, specialmente dell’Alto Lario. Ritengo siano posti splendidi che tutto il mondo ci invidia, come ad esempio quell’angolino spettacolare qual è il Laghetto di Piona. Parlo da diportista e ogni volta che mi capita di trascorrere qualche bella giornata in quei luoghi mi rammarico per come l’inciviltà di molti possa disturbare la tranquillità e l’educazione di pochi. Forse non tutti sanno che esiste una regola di facile comprensione e semplice: tutte le barche che entrano nel laghetto (delimitato da due boe bianche alle estremità) devono procedere a lento moto (significa a marcia solo inserita e giri al minimo). In questo modo si evitano onde, rumore e inquinamento, mantenendo questo luogo un’oasi esclusiva. Sarebbe altresì semplice il controllo attraverso una motovedetta della Guardia Costiera all’entrata, anche solo per un week-end e la situazione migliorerebbe immediatamente. Non mi aspetto nessuna reazione da parte delle autorità, ma mi auguro almeno che i vostri lettori e frequentatori del Laghetto di Piona, leggendo queste poche righe, abbiano un po’ di senso civico e rispetto per l’ambiente.
Lettera firmata