MANDELLO DEL LARIO – “Libertà e Liberazione sono due concetti fortemente legati tra loro, tuttavia il passaggio dall’una all’altra non è così immediato. Non basta infatti essere liberati per essere liberi, poiché la libertà interiore è una vocazione”.
Con queste parole il Sindaco Riccardo Mariani ha iniziato oggi, sabato, il suo discorso commemorativo in occasione della ricorrenza del 25 aprile, Festa della Liberazione, celebrata al cimitero. Nonostante la giornata uggiosa, in molti hanno preso parte al corteo, partito dalla Piazza Leonardo Da Vinci, per raggiungere il camposanto, dove il parroco del Sacro Cuore Don Pietro Mitta ha celebrato la S. Messa, che ha preceduto il discorso del primo cittadino. Presenti con i gonfaloni varie associazioni del paese, compreso il Gruppo degli Alpini, il Soccorso degli Alpini e il Corpo Musicale Mandellese, che ha accompagnato la celebrazione sulle note dell’inno nazionale e di Bella Ciao.
“Senza la lotta dei partigiani, non sarebbero state possibili né la Repubblica né la Costituzione – è stato il commento di Mariani -. Una lotta che ha restituito la libertà e l’orgoglio alla Nazione, dopo vent’anni di devastazione e miseria. Non c’è mai stato un fascismo buono, nonostante molti sostengano questa tesi, e noi ne siamo convinti. Un dirigente politico che non conosce la storia non sarà mai in grado di condurre degnamente il suo paese, così come un dirigente aziendale che non ha consapevolezza del propri passato non può essere un buon imprenditore dal punto di vista etico. Abbiamo fame di buona politica e la riflessione sul tema della libertà non può passare in secondo piano”.
Al termine del discorso, la banda ha suonato l’inno nazionale, con il quale i presenti sono stati congedati.
Cristina Denti