MANDELLO DEL LARIO – “Il sindaco Riccardo Fasoli tenta di giustificare la mancanza di coraggio e di progettualità della sua Amministrazione con vaghe e imprecise dichiarazioni”. È questa l’idea di Grazia Scurria, capogruppo in Consiglio comunale di Casa comune, in merito alla paventata apertura di un centro commerciale a Mandello.
“Sono doverose alcune precisioni” spiega Scurria. “Il Pgt nel 2012 aveva accolto la richiesta di cambio di destinazione dell’area in questione da industriale a commerciale a fronte di un onere ben preciso a carico del privato: la realizzazione e cessione al Comune di un asilo nido comunale di 400mq in classe energetica A. Questo perché il beneficio che il privato avrebbe avuto dalla modifica urbanistica doveva essere compensato da un uguale beneficio per la collettività. Sulla delibera di Giunta si può verificare che l’asilo nido è sparito e si parla solo di una somma commisurata alle esigenze dell’Amministrazione anziché al costo dell’asilo nido! E inoltre il Pgt prevede una media struttura di vendita non alimentare, qui si vuole costruire un centro commerciale e lasciare nell’area funzioni diverse che non hanno nessun senso se non quello di dare vantaggi economici al solo privato, togliendo le utilità pubbliche. Si sbandierano i parcheggi, dovuti per legge, come una grande utilità pubblica (l’unica!)”.
“La normativa di liberalizzazione del 2013, sopravvenuta al Pgt, ha messo in dubbio la previsione del non alimentare ma l’Amministrazione Fasoli non si è sentita in dovere neppure di provare a difendere il commercio mandellese, nonostante quanto promesso in campagna elettorale e nel proprio programma politico-amministrativo – prosegue Scurria. Perché non ha voluto trattare con il privato quel tema, invece che affrettarsi a privare il nostro Comune della possibilità di avere l’asilo nido previsto dal Pgt? Le considerazioni svolte nei dinieghi dell’Amministrazione Mariani erano serie e motivate, oggi vengono liquidate da Fasoli solo perché manca il piano del commercio o della viabilità? Se il sindaco guardasse un po’ di più il paese, magari si accorgerebbe di ciò che sta succedendo con la chiusura di Via Parodi: è con quel buon senso, prima ancora che con i piani viabilistici, che si esaminano i grandi interventi urbanistici. Noi abbiamo valutato a fondo l’impatto che la media struttura, così come proposta dal privato, avrebbe avuto sul paese e abbiamo ritenuto che non fosse accoglibile. Il sindaco non venga a dire che tutto si può ancora concordare perché la sua Giunta ha già deciso le cose importanti: farà aprire il supermercato e non farà realizzare l’asilo. Del resto parleremo dopo avere visto la proposta del privato, anche se non ci si può aspettare nulla di buono, ma è certo che in Consiglio comunale i consiglieri di Casa comune non staranno zitti. Infine è inutile che il sindaco tenti di mistificare la realtà per giustificare la sua mancanza di coraggio a difesa del paese, le cose stanno così: Il paese di tutti ha già sancito che vuole il supermercato e non vuole l’asilo nido comunale, in barba alle previsioni del Pgt. Ma dove sta la salvaguardia dell’interesse pubblico?”
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