Casa Comune per Mandello democratica vuole ristabilire un po’ di verità sulla vicenda del centro commerciale che il Paese di tutti vorrebbe far sorgere nell’area Ex Cortesi.

Destinazione commerciale: non è vero che era già stata stabilita dal PGT, che conteneva solo l’indirizzo nel Documento di Piano per un’area commerciale “non alimentare”. L’amministrazione Fasoli non solo ha deciso di aprire le porte all’alimentare, proprio quando anche Regione Lombardia sta facendo passi indietro per quanto riguarda le norme di liberalizzazione, ma sostiene anche che i commercianti beneficeranno della concorrenza. Oltre al danno la beffa!
Beneficio pubblico: il Paese di tutti esprime grande soddisfazione per ciò che è stato ottenuto e ciò dimostra la superficialità con cui ha affrontato questa vicenda. I parcheggi e gli oneri sono dovuti per legge da chiunque voglia costruire, la rotonda è necessaria per poter fare il centro commerciale quindi serve al privato e non alla comunità. Il vero vantaggio pubblico, ovvero l’asilo nido-punto gioco di 400 mq, che valeva circa un milione di euro, è stato barattato con un’area industriale dismessa stimata 380.000 (più 50.000 € che vengono versati al Comune), quindi meno della metà di quanto prevedeva il PGT. E nulla in più è stato chiesto per l’ampliamento dell’area commerciale, con ulteriore danno per i mandellesi. Altro che accordo congruo!

Le aree camper e parcheggio: verranno modificate, con un evidente peggioramento degli accessi, le aree di parcheggio dei camper (via provinciale) e delle auto (via Giulio Cesare). La prima sarà accessibile solo con manovre degne di un campione di rally e la seconda probabilmente diventerà il parcheggio del supermercato. Non solo si consente al privato di costruire a basso prezzo, ma gli si consegnano anche le aree pubbliche per facilitare i suoi progetti.

Peggioramento della viabilità: la famigerata rotonda sulla provinciale sembra creata ad hoc per favorire l’ingresso delle auto nel centro commerciale e non di certo per garantire un migliore deflusso del traffico lungo la SP72.
Il governo del territorio: ciò che manca davvero in questa operazione è la mano salda del Pubblico, che ha dimostrato poca conoscenza delle procedure e ben poca inventiva, accettando a occhi chiusi ciò che il privato ha offerto. Manca il governo del territorio e, di conseguenza, il privato ottiene il massimo risultato con la minima spesa. A differenza di ciò che porterà a casa il Comune da questo intervento, ovvero un immobile industriale non bonificato, ovvero l’area Sapio.
L’impatto ambientale: è bene ricordare che l’area su cu sorgerà il centro commerciale è inserita nella fascia di rispetto di 300 metri tutelata dal codice dei beni ambientali e paesaggistici, dettaglio che sembra passare inosservato, visto che le prescrizioni dettate dalla Soprintendenza sono state per il momento totalmente ignorate. L’area è inoltre situata in prossimità di una delle zone residenziali più belle di Mandello sia

paesaggisticamente sia architettonicamente, con scorci sul lago e sui monti davvero unici, sarebbe dunque opportuna una particolare attenzione agli aspetti paesistici che non si vede nel progetto approvato..

La partecipazione: il Sindaco ha categoricamente rifiutato ogni confronto pubblico sull’argomento (Consiglio comunale aperto ai cittadini e serate pubbliche ripetutamente richiesti), a parte il Consiglio comunale dal quale non poteva sottrarsi. Se è così convinto di fare bene, perché non si mette a confronto con i propri cittadini?

Resta quindi il quesito che ci poniamo da anni: centro commerciale, scelta per tutti o interesse di pochi?

CASA COMUNE PER MANDELLO DEMOCRATICA