MANDELLO DEL LARIO – La campagna elettorale si può dire ormai iniziata e, a tenere banco in paese, è soprattutto il tanto discusso Centro Sportivo di Carbè da 4 milioni di euro, che mette a confronto soprattutto Il Paese di Tutti e Casa Comune per Mandello Democratica.

“Sono davvero sconcertanti le asserzioni dei consiglieri comunali de Il Paese di Tutti a proposito del centro sportivo previsto nell’area di Carbé – è il commento di Casa Comune -. Intanto perché gli stessi consiglieri, quando era il momento di discuterne in occasione dell’approvazione del PGT che lo prevedeva, se ne sono andati dall’aula consiliare, rinunciando ad un serio dibattito nel luogo e nella sede opportuna, mentre ora ne fanno argomento di campagna elettorale, cercando di screditare con qualche battuta di vittimismo una previsione seria e lungimirante dell’amministrazione in carica. Il Sindaco Mariani ha sempre dimostrato di agire con trasparenza e correttezza, come ben sanno i cittadini di Mandello, e ha risposto ad un attacco de Il Paese di Tutti, non ha certamente avviato lui la polemica perché non l’ha mai fatto in dieci anni di amministrazione.

Arrogante a nostro avviso è chi chiede al primo cittadino, tuttora pienamente e legittimamente in carica, di non replicare a critiche ed accuse rivolte proprio a lui. Che concezione ha della democrazia Il Paese di Tutti?Secondariamente, perché non giustificano in alcun modo questa loro ostilità alla previsione voluta dall’Amministrazione Mariani nell’unica area rimasta in paese che possa, per dimensioni e allocazione, rendere possibile la realizzazione di un centro sportivo. La fattibilità dell’opera pubblica, infatti, sta prima di ogni altra cosa nella salvaguardia dell’unico ambito che la possa accogliere. Casa Comune ha a cuore lo sport e tutti i cittadini che lo praticano, per questo ha localizzato l’opera dove davvero potrà essere realizzata. Non è una boutade elettorale, ma un impegno ben preciso con Mandello.

Viene il dubbio che i tre firmatari della missiva (Sergio Gatti, Daniele Micheli e Lino Gaddi, ndr), più che svolgere il ruolo di consiglieri, stiano facendo campagna elettorale. Ma allora, se così è, vengono altri dubbi: il rinnovamento tanto sbandierato dalla lista de Il Paese di Tutti è capitanato dai soliti noti, come Sergio Gatti e Lino Gaddi? I lapsus freudiani contenuti nelle loro dichiarazioni fanno pensare proprio quello. E il livore che si legge nello loro dichiarazioni sembra proprio confermare che tutto ci sia ne Il Paese di Tutti, tranne che rinnovamento. Forse anche loro danno lezioni di politica ai nuovi giovani aspiranti al ruolo di amministratori di Mandello”.

C. D.