MANDELLO DEL LARIO – Angelo Sacco,20 anni di Mandello e il 45enne Alfio Rota di Asso (CO), che lavorano alla filiale Bofrost di Erba, sono arrivati terzi con “Ravioli breva & tivano” al concorso Bofrost Chef, voluto dall’azienda per valorizzare il talento dei suoi venditori. Sacco e Rota insomma hanno trasformato i surgelati in un piatto da ristorante “stellato”.
La ricetta di Sacco e Rota ha spiccato fra quelle inviate dalle 50 filiali Bofrost di tutta Italia e vagliate dalla giuria dell’azienda. I tre team finalisti che si sono sfidati ai fornelli nella sede a San Vito al Tagliamento (Pordenone) e i due erbesi sono arrivati terzi. Protagonista un piatto realizzato con ingredienti semplici, ma dal risultato sorprendente: filetti di branzino, piselli fini, spinaci a cubetti e altre verdure. Stesso ripieno ma tre impasti diversi, verde, rosso e nero, per questi ravioloni che si adagiano su una vellutata di carota e zucca in un cestino di pasta sfoglia.. Il piatto a base di branzino prende il nome da due venti del Lario. E ha il pregio di essere alla portata di tutti, perché gli ingredienti protagonisti sono di Bofrost.
Primo classificato è stato il piatto “Tartare Dolceamara” di Sergio Pavani e Massimo Zeid di Casale Monferrato in cui gli scampi incontrano il gusto amaro delle salsa al radicchio e vengono esaltati dalla croccantezza del pistacchio di Bronte e dal tuorlo d’uovo marinato. Secondo posto per i “L’Oreo che non ti aspetti”, pesce mantecato fra due cialde di polenta al nero di seppia, di Lucio Durì e Andrei Tikhomirov della filiale di Udine.