MANDELLO DEL LARIO – 430mila euro cash per rinunciare al prezioso punto gioco e all’asilo nido per 70-100 bimbi di Mandello e dintorni. Emerge così un altro elemento di criticità attorno alla riqualificazione dell’area Cortesi. La delibera di giunta dello scorso dicembre con la quale è stato tolto il vincolo di non vendere merce alimentare nella nuova area, introduce infatti anche un’altra novità.
Nel Pgt approvato dalla precedente amministrazione, con il quale si prospettava il cambio di destinazione dell’area, si leggeva: “Nel perseguimento di rilevanti vantaggi per l’interesse pubblico, la realizzazione di una struttura che dovrà essere interamente realizzata e ceduta gratuitamente al comune da destinarsi ad Asilo Comunale e Punto Gioco per una superficie complessiva di 400 metri quadri su un unico piano“.
Nello studio di incidenza presentato contestualmente all‘avvio del procedimento di verifica di esclusione dalla Valutazione Ambientale Strategica (Vas) invece, si legge di “forti problematiche” legate a questo aspetto del progetto, legate alla “zonizzazione acustica” e ad una questione demografica: “Per quanto concerne la decisione di rinunciare alla previsione della scuola materna si rileva che dall’analisi demografica della popolazione di Mandello del Lario, si nota un progressivo incremento della popolazione anziana (over 65) e un decremento della popolazione under 14. I bambini tra gli zero e i cinque anni che potrebbero essere interessati dalla presenza dell’asilo nido o della scuola di prima infanzia sono 433 (dati Istat al 1 gennaio 2016), il 4,15 per cento della popolazione totale. Sul territorio comunale sono presenti sei Istituti che forniscono servizio di scuola dell’infanzia e che al momento ospitano 229 bambini, di cui 22 non residenti in Mandello del Lario. Attualmente l’offerta riesce a soddisfare ampiamente il numero di utenti che richiedono il servizio”.
Tuttavia la scuola materna non va confusa con il punto gioco e l’asilo nido, un servizio pensato per i bambini più piccoli dei tre anni, che offre normalmente la possibilità ai genitori che lavorano di affidare a dei professionisti i propri figli.
Di punti gioco pubblici e asili nido in Lombardia ne esistono pochissimi e la nostra provincia non fa eccezione: “Sarebbe stato un servizio utilissimo con una superficie di 400 metri quadri su un unico piano, in un edificio di classe energetica A – spiega Grazia Scurria, capogruppo di Casa comune -. Erano previsti dai 70 ai 100 posti e si sarebbe potuto coinvolgere anche i comuni limitrofi, anch’essi sprovvisti di una realtà pubblica del genere. Di certo questo non può essere compensato dalla cifra di 430mila euro che la cordata di imprenditori che realizzeranno i lavori pagheranno in compensazione del fatto che non verrà realizzato il punto gioco e l’asilo nido. Anche a nomedei cittadini chiedo al sindaco di Mandello di convocare una riunione pubblica in cui si illustri direttamente alla cittadinanza che cosa vuole fare l’amministrazione che governa Mandello. Ormai sono quasi due anni che è sindaco, sarebbe ora di discutere direttamente e apertamente con i suoi cittadini, non crede? Attendo fiduciosa una risposta positiva. Se non arrivasse, comincerei a pensare che abbia paura di essere contraddetto anche da qualcuno di loro, oltre che da quei cattivoni dei consiglieri di minoranza!”.