MANDELLO DEL LARIO – Dopo alcuni giorni di silenzio il primo cittadino di Mandello ha iniziato a rispondere agli attacchi sollevati al seguito del caso Patrignani, l’assessore segnalato nell’elenco degli abusi edilizi. Ne ha per tutti Fasoli e dopo aver definito “calunnie” le reazioni delle minoranze consiliari, dedica un comunicato anche al suo predecessore, oggi assessore a Lecco, Riccardo Mariani, il quale definì “chiacchiere per la distrazione di massa” la difesa che il sindaco fece del suo assessore.
L’assessore Politiche sociali – Casa e lavoro – del comune di Lecco, mio predecessore nonché presidente f.f. del consiglio di rappresentanza dei sindaci Riccardo Mariani ha pubblicamente fatto alcune considerazioni sul mio conto. La faccenda non mi ha fatto arrabbiare, ma mi ha un po’ deluso. Io al suo posto non mi sarei spinto a tanto, anzi, tra due amministratori certe uscite le considero una mancanza di rispetto. Soprattutto da chi, per alcuni aspetti, rappresenta anche il comune di Mandello del Lario. Ripeto, così come le sue sono considerazioni personali, anche queste lo sono per me, non vorrei che qualcuno le leggesse con una nota di presunzione o di attacco.
Venerdì scorso, divagando dal tema di cui si parlava e che preferisco non toccare, sono stato tacciato di debolezza e di fragilità politica . Per altro, secondo l’ex sindaco, riprovata.
Beh, non so cosa intenda per debolezza e fragilità politica. Quel che è certo è che siamo ancora davanti ad un giudizio sommario che mai mi permetterei di fare pubblicamente nei confronti di un collega amministratore. Innanzitutto perché i rapporti tra le amministrazioni credo siano buoni, anzi ottimi. Credo che questi ottimi rapporti derivino dal fatto che in tutti i tavoli dove ci siamo seduti abbiamo reciprocamente portato importanti e determinanti contributi che dimostrano il contrario rispetto a questa sua definizione nei miei confronti. Personalmente subisco molto le parole ed i giudizi detti a vanvera dalle persone delle quali ho stima. Nonostante questo farò di tutto per evitare che questa mia reazione personale non si ripercuota sui bellissimi rapporti che ho con il resto della giunta del capoluogo.
Magari poi mi sarei soffermato meglio a leggere le dichiarazioni mie e di Patrignani. Nessuno ha parlato di “assessore” che rispetterà segnalazioni e sentenze ma si è parlato di “madre dell’assessore” che rispetterà segnalazioni e sentenze. Addentrandomi in questa delicata faccenda non avrei sottovalutato questa piccola differenza.
Sono dispiaciuto e avrei preferito una chiamata, una richiesta di notizie, anche informale, perché qualcuno mi insegna, quando si parla e si scrive, si è sempre amministratori.
Mi sono permesso questa nota semplicemente per quello che ho letto, senza voler fare polemiche, con un pizzico di amarezza ma con la mano sempre tesa.
Riccardo Fasoli
sindaco di Mandello del Lario