MANDELLO DEL LARIO – E’ giunta alle battute finali la battaglia legale tra l’Amministrazione Comunale e l’impresa edile Colombo Lilliano Costruzioni, in causa da alcuni anni per l’edificio nella frazione di Molina, che, già nel 2013, era stato definito, con una sentenza del Tribunale, da abbattere a causa di un esubero nella volumetria e nella ridestinazione.
“Il Consiglio di Stato respinge l’appello promosso dalla Costruzioni Colombo Lilliano Snc di Colombo Giorgio e conferma la sentenza del TAR, dando ragione al Comune di Mandello – è il commento del Sindaco Riccardo Mariani -. Ecco il passaggio finale della decisione del supremo organo amministrativo: in definitiva, alla luce dei rilievi svolti, l’appello va respinto. Dal che si consegue la conferma della impugnata sentenza e la legittimità del provvedimento di autotutela e dell’ordine di demolizione oggetto dell’impugnazione di primo grado”. La sentenza, comunicata ieri dal Consiglio di Stato, contesta pertanto, punto per punto, le difese della Colombo Costruzioni e attesta in via definitiva che il Comune ha operato correttamente e che l’annullamento della DIA a suo tempo depositata dall’impresa è assolutamente condivisibile.
“Non si tratta di ristrutturazione, come sosteneva il costruttore, ma di nuova costruzione, come da sempre affermato dal Comune e quindi di un intervento difforme da quello dichiarato nella Denuncia di Inizio Attività. La consulenza tecnica disposta dal Consiglio di Stato su richiesta della stessa impresa di Colombo Giorgio, ha attestato, contrariamente a quanto sosteneva il costruttore, le numerose difformità della costruzione per volumi, altezze e distanze, che ha condotto alla conferma dell’ordinanza di demolizione. Il Comune, ancora una volta, dimostra di avere operato con correttezza e serietà e il TAR e il Consiglio di Stato lo hanno definitivamente confermato. Va precisato, ai fini di chiarezza, che la Sentenza del Consiglio di Stato è inappellabile, quindi il giudizio è definitivo”.
Giovanni Conca