MANDELLO DEL LARIO – Terminato l’inverno, anche i rospi del Moregallo si sono svegliati e stanno iniziando a portarsi sulle rive del lago per deporre e fecondare le uova. Lunedì sono stati conteggiati duemila rospi in migrazione dal Moregallo al lago. L’aiuto dei volontari è fondamentale, poiché, nel loro pellegrinaggio volto alla procreazione, questi simpatici anfibi debbono attraversare la strada provinciale che collega Lecco a Bellagio. Per chi volesse aiutare l’indirizzo è: rospi.moregallo@gmail.com. Segnaliamo anche il relativo gruppo Facebook.
“Secondo il centro sperimentale della Regione che riceve i dati da tutti i gruppi che si occupano del salvataggio dei rospi, lo scorso anno la migrazione ha visto 45.500 esemplari, di cui 22.000 sono quelli conteggiati dal gruppo Moregallo” afferma Antonello Fumagalli, promotore del salvataggio. “Questi dati – prosegue Fumagalli – evidenziano come nel nostro territorio avvenga il più consistente flusso migratorio in Lombardia”.
Un altro dato, di cui i volontari vanno fieri, afferma che senza il loro prezioso aiuto la percentuale di morte dei rospi in migrazione sarebbe del 40%, mentre invece, nella zona del Moregallo, per lo scorso anno, il decesso si è verificato solo sull’1% degli anfibi migranti. La recente posa delle barriere ai lati della strada, inoltre, permette di salvare molti animali di questa specie, anche a fronte di uno scarso numero di volontari disponibili.
Il centro sperimentale regionale ha dichiarato anche che, negli ultimi anni, il numero di rospi in Lombardia è calato del 10 – in alcune zone fino al 40% – sia per l’urbanizzazione, ma anche il disboscamento, l’inquinamento, il traffico veicolare e il cambiamento climatico. Ma, “nella nostra zona – riferisce Fumagalli – grazie al lavoro dei volontari e alle condizioni del territorio costanti, il numero di esemplari non è calato”.